Già in passato, infatti, con il passaggio dell’IVA al 21%, molti cittadini denunciarono come alcuni punti vendita, anche all’interno della grande distribuzione, applicassero in cassa delle maggiorazioni IVA che non avevano fatto in tempo a modificare sul cartellino.
Una condotta inammissibile: la norma prevede, infatti, che il cittadino consumatore non debba necessariamente sapere a quanto ammonta la tassazione del prodotto che acquista, tanto è vero che tale tassazione è contenuta nel prezzo complessivo di vendita. Quindi il prezzo esposto fa testo e legge, a quel prezzo non può essere posta alcuna variazione.
Invitiamo tutti i cittadini che si trovassero di fronte ad episodi simili a non pagare nemmeno un centesimo in più rispetto al prezzo esposto, denunciando prontamente tali atteggiamenti alle nostre Associazioni.
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