È quanto stabilito dalle nuove regole dell'Autorità per l'energia in vigore dal 1 settembre. I cittadini che risultassero morosi (che sono in forte aumento a causa della crisi e del caro bollette), prima di vedersi sospendere la fornitura, dovranno ricevere una raccomandata con la comunicazione di messa in mora, in cui sia evidenziata chiaramente la data precisa del giorno d'emissione della comunicazione di costituzione in mora.
Inoltre, relativamente ai numerosi casi di bollette con consumi o conguagli anomali, prima di avviare la procedura di sospensione delle fornitura, la società dovrà rispondere ai reclami scritti dei consumatori entro 40 giorni (onere a cui, spesso e volentieri, le aziende si sottraggono). In tal senso, da tempo, chiediamo di ridurre tale termine a 20 giorni.
In caso di violazione delle norme appena descritte i cittadini avranno diritto a degli indennizzi automatici in bolletta, pari a:
- 30 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità senza l'invio della raccomandata;
- 20 euro nel caso in cui la fornitura sia stata sospesa per morosità con l’invio della raccomandata oltre i tempi previsti.
Inoltre è importante sottolineare che, in tutti questi casi, al cliente non può essere richiesto il pagamento di alcun ulteriore corrispettivo per la sospensione o riattivazione della fornitura.
Invitiamo pertanto tutti i cittadini che dovessero riscontrare una violazione di tali norme a segnalarlo tempestivamente rivolgendosi alla Federconsumatori, in modo da richiedere i dovuti rimborsi e di richiamare all’ordine le aziende che tardassero ad adeguarsi alle nuove regole.