(ASI)Con il 17 agosto,giorno nel quale le truppe italo-tedesche lasciarono l'isola,finisce pure il 70° anniversario dello Sbarco alleato in Sicilia del 1943. Per una volta tanto,in una Italia sempre piena di divisioni e contrasti dalla politica al calcio,finalmente si è raggiunto un risultato in gran parte "condiviso".
Si è celebrato l'evento con composta e riflessiva gioia di partecipazione. Senza alcun eccesso di prosopopea da parte degli "eredi" delle parti in causa in quei tragici giorni del luglio-agosto '43.
Almeno così riferiscono concordemente tutti i media della informazione regionale (i grandi se ne sono strafregati proprio per il messaggio pacificatore che è venuto dalla Sicilia).
Tutti,reduci,discendenti,turisti,cittadini ed (udite,udite) Istituzioni (questa volta con la maiuscola),si sono dati da fare per celebrare il sacrificio dei Caduti del 1943 senza distinzione di torti e ragioni.
Senza fomentare divisioni devastanti tra vincitori e vinti. Con totale rispetto per italiani e tedeschi da una parte ed inglesi,statunitensi,canadesi dall'altra.
Davvero un esempio da seguire sempre ed ovunque quando,trattando fatti non troppo lontani ed estremamente controversi,si può facilmente rinfocolare un clima di divisione se non di odio.
Personalmente,avendo iniziato da decenni il percorso per una rivisitazione piú obbiettiva e meno trionfalisticamente legata al concetto di "liberazione",sono davvero soddisfatto di quanto questo "equilibrio" sia stato realizzato.
Per ideologia ? No,questa volta no.
Soltanto per onorare la memoria dei soldati italiani e tedeschi che combatterono dal 10 luglio al 17 agosto 1943. Morendo e restando feriti o prigionieri in decine di migliaia.
Non trovavo giusto fossero dimenticati.
Come è sacrosanto ricordare quelli Alleati.
Oggi,grazie al contributo di storici,giornalisti,appassionati e benemerite associazioni ,con il fondamentale lavoro di informazione svolto da La Sicilia,da altra stampa,nonché dagli indispensabili giornali online (questi ultimi non solo isolani) ritengo si sia scritta una bella pagina.
Dalla Sicilia è partito un magnifico messaggio di pacificazione.
Speriamo sia raccolto e si mettano tutte le vecchie divisioni definitivamente da parte.
Vincenzo Mannello - Agenzia Stampa Italia