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(ASI)“Conosco Maurizio Belpietro da quindici anni e da lui mi sarei aspettato che prima di scrivere del presunto attentato doveva chiamare il portavoce di Fini per chiedere se era prevista una visita ad Andria a marzo, doveva verificare la notizia con il ministro degli Interni e chiedere lumi alla parte interessata.
Prima di sparare fandonie sulla escort modenese Belpietro doveva verificare attraverso la prefettura di Modena se Fini era stato lì nei periodi indicati da chi l’accusa. Questo è il giornalismo che ci hanno spiegato quando ci siamo iscritti all’ordine e così andrebbe fatto. Belpietro invece aveva l’ansia di tirar fuori queste fandonie e temeva che prima di lui lo facesse il Giornale (una gara tra titani). E così ha fatto la frittata che è sotto gli occhi di tutti”. Lo scrive il Capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, Italo Bocchino, sul sito di Generazione Italia.
“A ogni modo, sono abituato a pensare in maniera positiva, senza odio: chi ha conosciuto Belpietro quando era libero dalle attuali ossessioni spera sempre che si ravveda e che cominci a farlo chiedendo scusa a Gianfranco Fini per la cattiveria con cui ogni giorno lo accusa”, conclude Bocchino.
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