Il Manifesto richiama l’allarme lanciato da questi organismi e dalla comunità scientifica internazionale, e sottolinea che gli appelli degli studiosi per la protezione dell’ambiente globale non possono più essere trascurati.
In particolare il manifesto ricorda che nei prossimi cento anni rischiamo di avere lo stesso aumento della temperatura che in altre ere geologiche si è verificato nell'arco di ventimila anni, con un processo duecento volte più veloce a causa delle emissioni dei gas a effetto serra con un tasso di incremento senza precedenti. : oggi la quantità di questi gas presenti in atmosfera è maggiore di quella degli ultimi tre milioni di anni. “
La crisi ambientale è un problema etico perché “tendenza non significa destino”, e l’inversione della tendenza richiede l’assunzione di responsabilità morali e di scelte politiche ed economiche basate sulla “custodia del creato”, per non portare via il futuro e la speranza alle giovani generazioni.
Questo è l’invito che Papa Francesco, fin dai primi giorni del suo pontificato, ha rivolto a tutti. Questo è l’impegno che la comunità internazionale ha assunto al termine di Rio+20, indicando la “crescita verde” dell’economia mondiale come la strada più appropriata per assicurare nello stesso tempo lo sradicamento della povertà e la protezione dell’ambiente.
Come Ministro dell’Ambiente mi sono adoperato intensamente perché la Conferenza RIO+20 si concludesse con un accordo “per il futuro”, e ho promosso insieme al Pontificio Collegio per i Laici la preparazione del Manifesto.
Spero che dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro venga la spinta morale per dare concretezza agli impegni di Rio + 20.
Speranza che ha il suo “punto di forza” Papa Francesco, che con il suo nome richiama il Santo che ci ha insegnato a chiamare fratelli e sorelle l’acqua e il sole, e a rispettare tutte le creature di Dio e l’ambiente in cui esse vivono e nel quale noi stessi viviamo con loro".
Corrado Clini
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