(ASI) "Ancora una volta i resoconti di Wikileaks attribuiti all’ambasciatore americano in Italia corrono il rischio di accreditare posizioni, non solo mai assunte dal governo italiano, ma esattamente contrarie alla verità.
(ASI) "Ancora una volta i resoconti di Wikileaks attribuiti all’ambasciatore americano in Italia corrono il rischio di accreditare posizioni, non solo mai assunte dal governo italiano, ma esattamente contrarie alla verità.
Evidentemente, in quei resoconti si sono scambiati i desideri con la realtà, le domande con le risposte. E le valutazioni personali di diplomatici americani a Roma si sono trasformate in presunte “posizioni ufficiali” che il governo italiano non ha invece mai assunto. Inutili quindi, o strumentali, le polemiche su qualcosa che non esiste.
I fatti ed i documenti provano, del resto, il contrario di quanto afferma Wikileaks, e cioè la verità. Uno per tutti, la relazione con la quale il governo italiano si è dissociato dalle conclusioni dell’inchiesta americana sul caso Calipari. Basta questo per dimostrare come le presunte rivelazioni di Wikileaks siano, ancora una volta, assolutamente prive di fondamento; e, quindi, fuorvianti."
E' quanto affermato da un comunicato, emesso dal Governo, per prendere le distanze e screditare le affermazioni pubblicate nel sito di Julian Assange, Wikileaks.
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