(ASI) Perugia - Rammarico e stupore esprime
il presidente del FIMILA, Mario Liparoti, nel leggere le difficoltà in cui versa il
Fondo di emergenza per le famiglie delle vittime degli incidenti mortali sul lavoro, espresse dall’assessore regionale Carla Casciari. Rammarico dovuto alla mancata occasione di fare funzionare uno strumento ideato con l’intento di dare un valido sostegno economico ai cittadini che hanno subito un grave lutto e che versano in situazione di difficoltà, e che avrebbe dovuto svolgere anche la funzione di promozione di iniziative di prevenzione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, al fine di sensibilizzare i lavoratori e i datori di lavoro su questo importante problema.
Stupore nell’apprendere che nessun partner del Comitato avrebbe sostenuto la raccolta di fondi. In qualità di presidente del FIMILA, ente bilaterale agricolo della provincia di Perugia, costituito da Confagricoltura, che ne detiene la presidenza, Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Cia e Coldiretti, Liparoti ricorda che a dicembre del 2010 proprio il FIMILA ha erogato un contributo di 30 mila euro a titolo di liberalità al
Fondo regionale, con l’auspicio che finalmente decollasse l’attività del Fondo stesso. Ma, ad oggi, nulla o quasi si è mosso, tanto che, in occasione dell’ultimo rinnovo del contratto provinciale degli operai agricoli, le organizzazioni firmatarie, Confagricoltura, Cia e Coldiretti per le aziende, e Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, per i lavoratori, hanno istituito autonomamente un’indennità a carico del FIMILA, denominata “
Assegno agli eredi”, che prevede, in caso di decesso del lavoratore in costanza di rapporto di lavoro, l’erogazione di un importo di € 3.000,00 complessivi, a favore del coniuge e/o dei figli del dipendente. Inoltre, grande attenzione è stata posta sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, prevedendo l’adozione di iniziative efficaci per proseguire il trend di miglioramento della sicurezza del lavoro in agricoltura. Infatti, va sempre sottolineata l'importanza della diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolar modo per il comparto agricolo che è a maggior rischio, ma che ora sta registrando una diminuzione del numero degli incidenti, grazie proprio all'impegno capillare svolto dalle varie organizzazioni e dal Fimila stesso. Il ruolo delle organizzazioni datoriali e sindacali nel diffondere la cultura della prevenzione è fondamentale, non solo per la divulgazione di informazioni, ma per stimolare le imprese ad investire su questo settore, anche attraverso incentivi fiscali e contributivi.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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