Francesco I è il settimo eletto al soglio pontificio dalla nascita di ACS. La Fondazione pontificia è sempre stata profondamente legata al successore di Pietro, il cui magistero non ha mai smesso di ascoltare. Come scriveva il nostro fondatore, padre Werenfried van Straaten: «Poiché siamo un’associazione ecclesiale, pubblica e universale e, come tale un organo esecutivo della Santa Sede, sarà sufficiente, non un ordine, ma un solo desiderio espresso dal Santo Padre per intraprendere un nuovo progetto».
ACS è nata nel 1947 da un desiderio di Papa Pio XII; ha esteso il suo aiuto ad Asia, Africa e America su esortazione di Giovanni XXIII; è stata posta sotto la Santa Sede da Paolo VI; è stata “incaricata” di «restaurare l’amore con la sorella Chiesa ortodossa» da Giovanni Paolo II che ha riconosciuto l’Opera come Associazione pubblica universale di diritto pontificio nel 1984. Poi con Benedetto XVI, l’elevazione a Fondazione di diritto pontificio, con un chirografo in latino firmato personalmente dal romano Pontefice emerito che ricorda i meriti decennali dell’Opera.
Accogliamo con gioia l’elezione di Francesco I, desiderosi di continuare ad ascoltare il magistero del successore di Pietro e pronti ad intraprendere nuovi progetti per un suo semplice desiderio.
“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2011 ha raccolto oltre 82 milioni di euro nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 4.600 progetti in 145 nazioni.
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