Cirasola, tuttavia, rilancia ed apre al dialogo per il bene della categoria, invitando a lasciare da parte i personalismi ed appellandosi al generale senso di responsabilità, volto ad un confronto sano e costruttivo.
“Non è certo con le minacce e le diffide che si risolvono i problemi degli agenti”, prosegue “poiché è dall’informazione e non dall’impedirla che si generano le idee e la capacità di ascolto e di confronto necessari al dialogo ed alle proposte”.
Con ciò facendo esplicito riferimento e confutando l’accusa mossa ad ANAPA dallo Sna di utilizzare forme poco trasparenti nell’invitare ad aderire all’Associazione che, lo ricordiamo, il 7 febbraio scorso ha tenuto la sua prima Convention nazionale a Milano.
“Reiterare certi comportamenti”, aggiunge Cirasola “rischia di attivare una pericolosa quanto sterile deriva conflittuale in seno alla Categoria, cui l’Associazione ed il sottoscritto, non intendono assolutamente aderire. Viceversa, riteniamo utile valorizzare l’apertura al dialogo che l’ANIA grazie al nostro lavoro ha offerto a tutte le associazioni di categoria”.
“Ormai siamo una realtà e la nostra disponibilità al confronto è assoluta; certo è che dovessero proseguire comportamenti accusatori e minacciosi, non ci faremo intimidire, determinati a far valere le nostre ragioni in ogni opportuna sede” ha concluso.