(ASI)L’approfondimento presentato dal Censis in merito alla rinuncia alle cure da parte degli anziani conferma, purtroppo, quanto stiamo denunciando da tempo: molti cittadini non effettuano visite e controlli medici per motivazioni economiche. Solo nell’ultimo anno, due milioni di over 65 non si sono sottoposti ad esami diagnostici e hanno ridotto la spesa per i farmaci non rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale.
Questo dato quantifica i drammatici effetti che la crisi economica sta avendo sulla salute e dimostra la necessità di investimenti nella sanità pubblica per garantire a tutti la possibilità di invecchiare con dignità e autonomia.
A causa dei recenti tagli alle risorse, il nostro SSN non assicura ai cittadini un trattamento non discriminatorio e, di fatto, l’accesso ai servizi e alle prestazioni è garantito solo a chi può permettersi pagare i ticket in costante ascesa. Considerando anche le ripetute segnalazioni che ci sono pervenute a questo proposito, chiediamo che venga tutelato il diritto alla salute e che vengano sperimentati degli appositi “percorsi salute per pazienti anziani”.
Ribadiamo che è necessario rimettere al centro del sistema sanitario le esigenze dei pazienti: la salvaguardia dell’autosufficienza e della qualità di vita deve costituire un obiettivo prioritario, da perseguire riducendo sia le spese e i sacrifici delle famiglie che i costi dell’assistenza socio-sanitaria.
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