(ASI)Lettere in Redazione -Crescita ed occupazione per produrre benessere, anche per gli animali. Ha molto da ridire FederFauna, la Confederazione Sindacale che riunisce Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, sull'agenda politica di ben otto punti, che le associazioni animaliste hanno presentato nei giorni scorsi per farla sottoscrivere ai candidati al nuovo Governo ed al nuovo Parlamento.
A parte il fatto che della legislazione europea gli animalisti ricordino sempre che "l'Unione e gli Stati membri debbano tenere pienamente conto (…) degli animali in quanto esseri senzienti", ma dimentichino sempre che cio' debba avvenire "rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale".
Del resto, pero', cosa ci si puo' aspettare da gente capace di manipolare addirittura il pensiero di Albert Einstein per farsi propaganda?!... Per la cronaca: Einstein non disse mai "Nessuno scopo e' così alto da giustificare metodi cosi' indegni" riferendosi alla vivisezione, ma riflettendo sulle conseguenze geopolitiche dell'invenzione della bomba atomica.
Quello che pero' mette ancor piu' in chiaro che concetto abbiano questi signori di parole come "crescita" ed "equita'", sono i contenuti della loro agenda: non vogliono solo vietare la caccia, cancellando oltre al contributo diretto che essa da' allo Stato in termini di tasse, anche quello che essa da' in termini di indotto e di servizi per la Collettivita'; tra le loro ricette "per l'occupazione" vi e' anche quella di disincentivare alcuni allevamenti e addirittura vietarne degli altri (evidentemente a loro il "made in Italy" fara' schifo), o quella di sostituire i circhi, gli zoo, gli acquari e i delfinari, che contribuiscono al bilancio dello Stato, con dei bei Centri di recupero che pesino sulle tasche dei Cittadini.
Poi, vogliono un Viceministro della Salute che sia il garante dei diritti degli animali, una Direzione Generale del Ministero della Salute dedicata ai diritti degli animali, un'area specifica d'intervento presso i Servizi Veterinari Asl… Ma chi li paga?!?!...
Ovviamente pagherebbero sempre i Cittadini, i quali, secondo questi signori, dovrebbero pagare anche per rafforzare il sistema dei Parchi: quei "simpatici" carrozzoni che in Italia normalmente servono per dare lo stipendio ai politici trombati e che con i loro mille divieti oltre a non consentire lo sviluppo economico dei territori interessati, creano conflittualita' con i residenti.
Per la cultura ed il turismo, invece, "si accontenterebbero" di smantellare le feste locali come il Gioco dell'Oca ed i palii, compreso quello di Siena.
Al momento ad aver sottoscritto l'agenda politica animalista, oltre a Michela Vittoria Brambilla, candidata del Pdl alla Camera come capolista nella circoscrizione Emilia-Romagna, vi sarebbero Monica Frassoni, candidata capolista al Senato in Lombardia per Sinistra Ecologia Liberta' e Silvana Amati, candidata al Senato nelle Marche per il PD.
E dopo ci chiediamo come mai un'impresa come quella che voleva aprire a Manerbio un macello che avrebbe garantito ottocento posti di lavoro, abbia deciso di lasciar perdere e di andare ad investire altrove!...
L'agenda politica di FederFauna ha un solo punto: salvaguardare il Lavoro con gli animali, quello vero, quello che produce ricchezza per i Cittadini, non che la consuma: le attivita' economiche e ludiche che hanno prodotto e tuttora producono benessere, posti di lavoro, imprese piccole e grandi e strutture socialmente utili per l'Uomo, rappresentando contemporaneamente per gli animali, l'unica vera garanzia di conservazione. Perche' non c'e' benessere animale se esso e' contrapposto al benessere dell'Uomo!