(ASI)“Le parole del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ci danno ragione: ’il ricorso ad aumenti delle tasse, forzando una pressione fiscale già fuori linea nel confronto europeo, ha favorito le condizioni per ulteriori effetti recessivi’. Lo andiamo ripetendo, ahimè inascoltati, da mesi: la politica economica sbagliata dell’Europa a trazione tedesca ed eseguita glacialmente in Italia, come un compitino per casa, dal senatore Monti, ha acuito gli effetti della crisi e della recessione.
Così come andiamo ripetendo da mesi, ed oggi siamo confortati dall’analisi puntuale della Corte dei Conti, che a furia di manovre correttive del disavanzo si favorisce un avvitamento negativo dell’economia italiana. Non serve cieco rigore ma un bilancio dello Stato sostenibile che favorisca la crescita del Paese. Le ricette della Corte dei Conti sono le stesse contenute nel nostro programma: rilancio del piano infrastrutturale, riduzione della pressione fiscale, dismissione del patrimonio pubblico, completamento della riforma della PA in linea con quanto già fatto. La strada deve essere quella dello sviluppo e del rilancio dell’economia. Lasciamo la politica del sangue, sudore e lacrime ad Angela Merkel e ai tassatori di professione”. Lo ha affermato, in una nota, il coordinatore dei dipartimenti del Pdl Renato Brunetta.
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