(ASI) "Vogliamo negare che abbia bonificato una vasta area malsana come quella dell’Agro Pontino? O che abbia introdotto la previdenza obbligatoria? O che sia stato un aiuto per le madri di famiglia che in quegli anni si trovavano in difficoltà? Se le sottoponessero un questionario, metterebbe queste voci nella colonna di quelle sbagliate?".
Con questa serie di domande retoriche, Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, prova a uscire dall'angolo in cui gli avversari politici hanno messo il suo partito dopo le dichiarazioni sul Fascismo di Berlusconi, ovvero "Mussolini fece anche cose buone".
Gasparri risconosce di dover attribuire anche qualche errore al Fascismo, per esempio "la collaborazione con la Germania e l’approvazione delle leggi razziali. Come anche la limitazione delle libertà individuali dei cittadini". Tuttavia per il dirigente del Pdl, "le parole di Berlusconi sono state valutate male. Lui è uno diretto, sincero, e per questo lo si strumentalizza".
E infine: "Sto studiando le carte del Monte dei Paschi. Quello sì che è un problema reale che interessa tutti gli italiani".
Redazione Agenzia Stampa Italia