(ASI) “Il redditometro é una modalità di accertamento attraverso la quale é possibile ricostruire il reddito del contribuente sulla base di alcuni elementi di cui dispone l’Amministrazione Finanziaria. Il decreto ministeriale del governo Monti non é in coerenza con il provvedimento del governo Berlusconi che prendeva a base le sole spese effettive, considera anche spese presuntive fondate su medie Istat e su analisi e studi socio-economici.
E’ evidente, quindi, che il redditometro é stato snaturato perché da strumento ’personalizzato’ si é trasformato in strumento statistico-induttivo, in cui i dati alla base della ricostruzione sono nella piena disponibilità solo della Amministrazione. Peraltro, il contribuente, per forza di cose, sarà in difficoltà a fornire qualunque prova che il reddito posseduto é inferiore a quello rideterminato dall’Agenzia, dovendosi difendere da una ricostruzione su base statistica che nulla ha a che vedere con le effettive spese dallo stesso sostenute. Per dare piena attuazione alla finalità del redditometro così come modificato occorre ritornare ai dati di spesa effettiva risultanti da elementi dichiarati dal contribuente e da quelli presenti nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria. E’ solo questa la strada per condurre una efficace azione di contrasto alla evasione fiscale”.
Redazione Agenzoa Stampa Itallia
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