(ASI) Sfatiamo il mito che Monti abbia solide amicizie internazionali. O meglio, risponde alle chiamate dei grandi potentati, come la Goldman Sachs. Sono già due tuttavia, gli economisti che han bacchettato la politica economica montiana. Poco tempo fa, si era infatti espresso il premio nobel Krugman. Ora, è il turno di Jean – Paul Fitoussi, professore all’Università Luiss, Presidente emerito dell’Istituto di Studi Politici di Parigi.
Le sue ultime dichiarazioni sono molto eloquenti: “
L’Italia potrebbe avere dei margini per rilanciare l’economia”, ma, “
in assenza di un coordinamento europeo”, ne beneficerebbe “
solo per un quinto, mentre per l’80% ne beneficerebbero gli altri paesi europei a spese dei contribuenti italiani”. Inoltre, ha aggiunto l’economista, “
Monti ha attuato misure di rigore, riforme strutturali. Sono stati risparmiati dei soldi dello Stato ma la disoccupazione è aumentata, la precarietà è cresciuta, il numero dei poveri è aumentato. Servirebbero delle politiche a favore della società italiana e quindi politiche che puntino agli investimenti, all’istruzione, al miglioramento delle pensioni, all’integrazione dei giovani sul mercato del lavoro”.
Nulla da aggiungere a quanto detto il prof. Fitoussi. La sua ferrea volontà di “equilibrio di bilancio”, controllo dell’inflazione e crescita economica inattuata, sono segnali evidenti del fallimento montiano.
Valentino Quintana - Agenzia Stampa Italia
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