(ASI) "Le rivelazioni di Giovanni Conso alla commissione antimafia sono inquietanti e parziali perche’ e’ poco credibile che abbia da solo ritirato il carcere duro ai mafiosi senza che i presidenti del consiglio che in quell’epoca si sono succeduti, Amato e Ciampi, ne fossero informati".
Lo ha affermato Maurizio Gasparri in una conferenza insieme a Fabrizio Cicchitto sulle stragi del ’92-’93.Gasparri ha sottolineato che l’ex ministro Guardasigilli ha parlato solo di 140 mancati rinnovi del carcere duro (art.41 bis), "mentre si e’ poi scoperto che ce ne sono stati molti di piu"’. Per Gasparri e’ assurdo che in questo contesto si parli di "rapporti con la mafia da parte di Silvio Berlusconi quando erano invece governi di centrosinistra a rinunciare al carcere duro per i malavitosi". Dopo aver fatto notare che e’ stato proprio Berlusconi a rendere permanente nel 2002 il 41 bis, mentre prima doveva essere rinnovato ogni due anni, Gasparri ha sostenuto che in alcuni casi "i governi di centrosinistra si sono perfino dimenticati di reiterari il carcere duro. In materia di lotta alle mafie noi siamo docenti e mai discenti: per questo chiediamo che venga fatta chiarezza sulla sospensione del carcere duro ai malviventi". Gasparri non ha escluso che il PdL chieda che Conso venga riascoltato dalla commissione antimafia.
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