(ASI) Fa discutere la sentenza di qualche giorno fa della Corte costituzionale che ha sancito la liberalizzazione degli orari di apertura di centri commerciali e punti vendita al dettaglio, ed è stato respinto il ricorso depositato da otto Regioni.
Quindi il 25 dicembre i negozi e i supermercati, se vorranno, potranno restare aperti. I commercianti da ora in poi potranno tenere aperti i loro negozi non solo la domenica ma anche nei giorni festivi. Anche se è Natale.
I dati forniti da Confcommercio e Confesercenti, tuttavia, rivelano che le aperture libere non incrementano le vendite, come invece sostengono i propugnatori di questa liberalizzazione. Roventi critiche sono giunte dai cattolici, da tutti coloro che - pur non credendo - vogliono tutelare il valore del Natale, e anche dai sindacati.
"Non ci sono più limiti, non c’è più rispetto per concorrenza e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori", ha affermato il segretario generale della Filcams Cgil, Franco Martini, rilanciando la campagna di comunicazione "La festa non si vende, si vive".
Redazione Agenzia Stampa Italia
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