(ASI) Lettere in Redazione. Perugia - "Siamo in emergenza: anche molte aree del Comune, quelle di piano o limitrofe al Tevere sono andate sott’acqua: da Capanne a Castel del Piano; da Ponte Felcino a Ponte Pattoli. In più, diverse strade sono state interrotte: Bulagaio, Via del Pozzo, Casaglia, Ponte Rio, San Mariano ed altre ancora. Tutto ciò è frutto di una scarsa opera di manutenzione e di poca attenzione al territorio: per le grandi come per le piccole azioni.
La politica urbanistica dell’Amministrazione comunale è la causa prima: queste aree alluvionate sarebbero dovute essere diversamente gestite e programmate, in quanto “casse di espansione” del Tevere, ovvero aree dove, in caso di piena e di tracimazione delle acque fluviali, le stesse dovrebbero esondare. In altri termini, qui dovrebbero esserci solo terreni agricoli e non già case e capannoni. Tutto ciò è ben noto e risaputo, ma Sindaco ed Assessori evidentemente non lo ricordano e acconsentono a trasformazioni urbanistiche “contro natura” e pericolose per la comunità!
Ultimo esempio di tanta avventatezza è stata la variante urbanistica di San Martino in Campo, con la quale si sono trasformati 30 ettari di terreni agricoli in edificabili per far posto all’Ikea!
Poi c’è la cattiva manutenzione quotidiana, che va dalla non cura dei fossi e delle “forazze” (tombini per lo scalo delle acque piovane) che, ingolfati da detriti e foglie e ramaglie, in caso di forti piogge non smaltiscono le acque meteoriche. Eppure il Comune ha stipulato con la Comunità Montana una specifica convenzione di alcuni milioni di euro l’anno, per la manutenzione del proprio territorio ed in particolare del verde pubblico e la potatura delle piante.
Inoltre la Gesenu, partecipata del Comune, dovrebbe anch’essa svolgere per contratto la pulizia delle strade, ivi compresa la manutenzione ordinaria e straordinaria dei fossi di scolo; ed Umbria Acque dovrebbe provvedere al corretto defluire dei reflui fognari, acque bianche e nere.
Invece appaiono di tutta evidenza le gravi lacune, la scarsissima attenzione e il poco controllo sul rispetto degli stessi impegni contrattuali.
Chi deve provvedere poi alla normale manutenzione delle sponde e degli argini del Tevere e dei tanti fossi e torrenti che nel territorio perugino vi confluiscono? Quale è il coordinamento tra i vari Enti interessati?
Solo a danno avvenuto, che puntualmente si ripete, ci si ricorda per qualche giorno del problema, della manutenzione del territorio e dell’assetto idrogeologico, poi tutto torna come prima, in attesa della prossima alluvione!"
Sulla base di queste considerazioni il Consigliere comunale Giorgio Corrado presenta un Ordine del Giorno con cui impegnare Sindaco e Giunta ad impostare una differente politica urbanistica e ad attivarsi concretamente per una efficace manutenzione del territorio contro il rischio di nuove.
Segreteria Gruppo Misto
Consigliere Giorgio Corrado