(ASI) Lunedì 29 ottobre, sulla Süddeutsche Zeitung, a firma di Andrea Bachstein (1), esce un articolo molto pungente: “So will Berlusconi sein Land als Geisel nehmen”, ossia “In questo modo Berlusconi vuol prendere in ostaggio il suo Paese”. Apparentemente, il commentatore tedesco avrebbe ragione: critica le dichiarazioni anti – egemoniche tedesche in Europa pronunciate da Berlusconi, e le definisce un attacco frontale al Governo Monti.
Ripeto, apparentemente. E ribadisco il concetto, in quanto v'è un barlume di lucidità contraddittoria in Berlusconi: l'odio per un detestabile governo tecnico di marca montiana.
L'articolista ha pienamente ragione a criticare Berlusconi per questo atteggiamento, e anzi, lo dovremmo fare pure noi. In pochi giorni ha cambiato ancora una volta bandiera, asserendo dapprima che il premierato di Monti va benissimo, e subito dopo la sentenza del tribunale di Milano, che si tratta di una “dittatura tributaria”.
Ed è vera la seconda asserzione, non certo la prima. Peccato per la tempistica, del Cavalier Berlusconi. D'altronde, è il suo partito, assieme al PD, a garantire il sostegno a Monti, votando manovre draconiane contro la popolazione. Pertanto, non è certo ora che logica vorrebbe che venisse tolta la fiducia al governo, in quanto non doveva proprio esser data!
Lì è la contraddizione di Silvio Berlusconi, e giustamente il Bachstein parla di ricatto sulla nazione italiana, vanificando le “riforme montiane”.
C'è solo una cosa che né il Bachstein (evidentemente montiano) e né Berlusconi, e né molti altri considerano: la piena illegittimità morale e politica di un governo tecnocratico. Quando Monti parla in nome del popolo italiano, non lo può matematicamente fare, non essendo stato scelto da quest'ultimo, se non da una manovrina del Quirinale.
Il vero ostaggio, caro Bachstein, è il popolo italiano, oggetto di misure repressive e distruttive. Ogni giorno si presentano migliaia di persone a consegnare curriculum ovunque, rappresentando il fallimento completo di una classe dirigente “tecnica” che si è sostituita a quella votata, seppur sempre inetta.
E l'Italia, caro Bachstein, non si sta disintossicando, come sentenzia il finale del tuo articolo, citando la sentenza di condanna sul Cavaliere di Arcore del tribunale di Milano. E' vero, il berlusconismo rappresenta un'epoca, ciò è innegabile. Ora tuttavia, non è certo l'irresponsabilità e l'egocentrismo di Berlusconi a preoccupare il popolo italiano. Semmai è l'IMU, le tasse sul TFR, il (per fortuna bloccato) prelievo forzoso del 25% sul TFR dei dipendenti statali. Questi sono motivi di preoccupazione lampante, non certo le dichiarazioni di un leader ormai al tramonto, che cerca ancora uno spiraglio mediatico. L'ostaggio, siamo noi caro Bachstein, ma di Mario Monti e dei suoi tecnici, non certo di Berlusconi Silvio.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
(1) http://www.sueddeutsche.de/politik/italiens-ex-premier-so-will-berlusconi-sein-land-als-geisel-nehmen-1.1508572
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione