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(ASI) Perugia. "La 'Marcia su Roma', di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario (e per di più partita, come noto, da Perugia), è stata un momento importante della storia patria e non la si può certo mettere “tra parentesi”, così come non si può certo negare l’ampio consenso avuto dal fascismo nell’Italia degli anni ‘20-’30 dello scorso secolo: questo il tema di un convegno che a giorni si terrà a Perugia.
La levata di scudi di esponenti della sinistra al riguardo è assolutamente sopra le righe, perché crea un inutile clima di tensione e prevarica proprio quel pensiero democratico di cui detti politici si sentono depositari. Vietare la manifestazione sarebbe un vero e proprio 'vulnus' democratico che creerebbe inoltre un pericoloso precedente, visto che darebbe soddisfazione a chi crea tensione sociale e darebbe a costoro la potestà di concedere o meno - a loro piacimento - vere e proprie “patenti” di democrazia. La stessa manifestazione si è tenuta - nello stesso luogo - già dieci anni fa e certo non aveva creato all’epoca alcuna tensione o reazione. È semplicemente ridicolo pensare dunque che la democrazia sia messa in pericolo da un puro e semplice convegno storico. Il sistema democratico corre piuttosto seri rischi da una stagione in cui un gruppo non eletto dal popolo impone sacrifici ai cittadini, rischiando peraltro di vedersi prorogato il suo governo nonostante regolari elezioni.
Gli autoproclamatisi 'custodi della libertà' riflettano su questo e non su anacronistiche ed insussistenti chiamate alle armi a difesa di un sistema democratico che certo non sarà in pericolo per un semplice convegno...".
Redazione Agenzia Stampa Italia
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