(ASI) Il botta e risposta tra il politico e il presidente di Eurocholate evidenzia la distanza tra politica locale e realtà economiche della regione. Eurochocolate non è solo uno degli appuntamenti più attesi dell'autunno umbro, ma anche uno delle principali forme di indotto economico del settore turistico locale. Qualcuno dirà che è un concetto piuttosto facile da capire: turisti e appassionati uguale prenotazioni, consumazioni, denaro. Insomma guadagno e occupazione.
Concetto facile sì, eccetto per Rifondazione comunista, che si scopre acerrima nemica della manifestazione.
Il capogruppo Prc in Regione Umbria Damiano Stufara sostiene infatti che Eurocholate strida con il periodo di austerity e crisi economica che l'Italia sta vivendo. "Ci sono famiglie che non arrivano alla fine del mese [...] i prezzi sui mercatini sono troppo alti e questo evento non dà dell'Umbria un'immagine edificante davanti al mondo".
Chi abbia avuta occasione di vivere questo appuntamento anche dal dietro le quinte si sarà reso conto del numero di studenti, giovani disoccupati, perugini e non che grazie a Eurocholate riescono a tirare un sospiro di sollievo, facendo quadrare i conti attraverso brevi ma remunerati impieghi che garantiscono un minimo di serenità e stabilità.
La replica di Eugenio Guarducci, presidente di Eurochoc, non si fa attendere: "quanti e quali qualificati posti di lavoro questo Consigliere Regionale abbia contribuito a generare nella sua vita oltre quello che occupa nell’ariosa sala di Palazzo Cesaroni" si chiede Guarducci stupito dalle parole del politico ternano.
Cercando poi di capire cosa sfugga all' on. Stufara dell'assunto turismo uguale a economia che gira, Guarducci aggiunge che
“[…] non è facile avere visibilità quando ti tolgono la poltroncina comoda di un Assessorato e che quindi la tentazione di essere citati in qualche riga di quotidiano locale sia talmente forte da dedicare il proprio tempo per iscriversi al”Club dei no-Eurochocolate a prescindere".
Un duro scambio di battute che, di fondo, denota la lontananza sempre maggiore tra la classe politica locale e le reali esigenze dell'imprenditoria umbra.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia