(ASI) Dalla ricerca di Cittadinanzattiva un quadro preoccupante dei punti nascita. Il commento della SIN: “Le indagini sui punti nascita sono sempre un segnale di attenzione positivo”. I neonatologi presenteranno al XVIII Congresso Nazionale- patrocinato dal Ministero della Salute e con la partecipazione del ministro Balduzzi- il “Manuale per la certificazione dei punti nascita”.Tempi di attesa eccessivamente lunghi per analisi e controlli e carenze nell'assistenza perinatale sono solo alcuni degli aspetti allarmanti evidenziati dalla recente indagine “Percorso nascita, indagine civica sulle prestazioni sanitarie. Focus sugli screening neonatali” di Cittadinanzattiva sui punti nascita italiani.
Una situazione ben nota alla SIN, Società Italiana di Neonatologia: "Siamo consapevoli dell'urgenza e della necessità di una riorganizzazione e razionalizzazione dei punti nascita. Una questione ancora aperta, sia sul fronte delle dimensioni dei punti nascita, sia sotto il profilo della efficienza ed efficacia. Di fronte all'eccessiva medicalizzazione di gravidanza e parto, e in risposta ad un quadro talvolta allarmante dei casi di malpractice e alla inadeguatezza delle strutture nei casi di emergenza, la SIN in qualità di capofila del progetto, e in accordo con altre Società scientifiche, – spiega il presidente SIN Paolo Giliberti – ha prodotto il Manuale per la certificazione dei punti nascita" che sarà presentato in occasione del XVIII Congresso Nazionale, dal 3 al 5 ottobre a Roma.
Il documento riflette in piena sintonia la nuova politica sanitaria promossa dal Ministero della Salute - che ha patrocinato il Congresso- e con le azioni del ministro Renato Balduzzi che interverrà durante i tre giorni di lavori.
"Il Manuale per la certificazione dei punti nascita" ha l'obiettivo di fornire parametri standard di valutazione delle strutture pubbliche e private per l'accreditamento, per migliorare le performance assistenziali e garantire le migliori cure a donne e bambini, tanto nei casi di gravidanza fisiologica e neonato fisiologico, quanto in quelli di gravidanza a rischio e neonato patologico. Il progetto prevede diverse fasi di lavoro, non ultima quella riguardante la formazione di certificatori selezionati che provvederanno alla valutazione di quelle strutture che su base volontaria aderiranno all'iniziativa.
Le carenze riguardano soprattutto i centri nascita di piccole dimensioni, presenti in tutte le regioni, come illustra anche l'indagine di Cittadinanza attiva. "Una ricerca alla quale plaudiamo e che testimonia come, da più parti, sia sentita l'urgenza di una riorganizzazione sanitaria –commenta Giliberti– Un argomento che ci vede impegnati da anni durante il nostro lavoro quotidiano a contatto con una situazione che nel tempo ha sì fatto progressi, ma che necessita ancora di altri interventi. Ci auguriamo, quindi, che anche la ricerca di Cittadinanzattiva possa ampliarsi a breve, contribuendo ulteriormente ad un obiettivo comune e condiviso".
Redazione Agenzia Stampa Italia
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