(ASI) Lombardia. Assago (Mi) - Il Sindaco di Assago, Graziano Musella, conferma la decisione presa a Giugno: "Niente Imu e niente addizionale Irpef per i cittadini che quest'anno risparmiano ben 1200 euro".
(ASI) Lombardia. Assago (Mi) - Il Sindaco di Assago, Graziano Musella, conferma la decisione presa a Giugno: "Niente Imu e niente addizionale Irpef per i cittadini che quest'anno risparmiano ben 1200 euro".
Il piano anti crisi ha appunto evitato una spesa media per famiglia di circa 1.200 euro, l'equivalente di uno stipendio. In piena austerity nazionale il Comune di Assago viaggia in controtendenza grazie a una politica oculata e a scelte lungimiranti, scelte che a marzo sono valse al Comune l’ingresso nell’elenco dei 143 enti locali virtuosi su circa 8mila campanili italiani e 110 Province.
L’amministrazione è l’unica realtà in Italia a non aver applicato l’imposta sugli immobili e a non aver aggravato il prelievo fiscale manovrando sull’aliquota Irpef (comunale). Ad Assago nessuno degli oltre ottomila residenti ha pagato l’Imu a giugno e nessuno la pagherà a settembre. Il Sindaco, da 23 anni primo cittadino di Assago, sostiene che "se si vogliono creare le condizioni per lo sviluppo occorre razionalizzare la spesa e non introdurre nuove tasse. In questo senso, il nostro è un segnale forte e concreto non solo verso i cittadini ma anche verso tutti gli altri enti locali e sovracomunali.
Un esempio di Buon Governo che spero possano seguire tante altre amministrazioni". Oltre a non pagare la tassa sulla casa, gli oltre ottomila residenti sono esenti, anche dall’addizionale Irpef. Per permettere questo tipo di intervento, ammette Musella — "abbiamo dovuto fare una nostra spending review necessaria per trovare le risorse alternative, visto che abbiamo mantenuto la stessa quantità e qualità dei servizi, ma ce l’abbiamo fatta. L’offerta in termini di welfare è immutata.
E così pure i servizi scolastici sono rimasti gli stessi, senza necessità di ulteriori aggravi per i contribuenti. Noi sì che abbiamo messo in campo quegli strumenti di finanza pubblica innovativa che avrebbe dovuto utilizzare anche Monti». Oltre ad aver venduto una parte del patrimonio pubblico e a poter contare su un insediamento commerciale tra i più importanti della provincia di Milano, l’amministrazione Musella è andata ad intervenire sulla spesa generale, azzerando gli sprechi e rinunciando, a benefit e altri privilegi. «Anche nella gestione pubblica — spiega il primo cittadino — abbiamo applicato il buon senso e la diligenza dei padri di famiglia, spendendo lo stretto necessario».
Redazione di Agenzia Stampa Italia
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