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Cina e Usa dietro i movimenti in Sudan
Si riaccende il dibattito politico nel Sudan del Generale Bashir. Dopo diversi anni di conflitto, il Darfur e il Sud Sudan, ribadiscono la volontà di ottenere l'indipendenza dal resto del Paese, e
tutto pare pronto per poter anticipare il referendum nel Sud, inizialmente previsto per il 2011. Le aree interessate a questi movimenti interni coinvolgono una serie di zone petrolifere di primo piano, e sembrano poter facilmente rientrare nell'ambito di quella che già potrebbe essere rinominata come una "nuova guerra fredda africana" tra la Cina, alleata del governo di Karthoum e al lavoro da almeno dieci anni in Sudan attraverso rapporti di cooperazione economica e infrastrutturale, e gli Stati Uniti, Israele e l'Unione Europea, da anni promotori di campagne di rivendicazioni nel Darfur e nel Sud Sudan.
Per approfondire l'argomento:
La missione di Pechino in Africa
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