(ASI) Bucarest - A due mesi dall’insediamento, il governo dei democratico-liberali (Pdl), Unione democratica magiari di Romania e Unione nazionale per il progresso della Romania, presieduto da Mihai Razvan Ungureanu è stato sfiduciato alla sua prima mozione.
L’opposizione social-democratica e liberale ha accusato il governo di avere già fallito nella maggioranza degli obiettivi prefissati, e con 235 voti favorevoli, è riuscita a far cadere il governo. Con soli 78 giorni al suo attivo è stato il più breve esecutivo della storia della Romania,. Il nuovo governo dovrà organizzare le elezioni amministrative in programma il 10 giugno 2012.
Il 27 aprile 2012, il capo di Stato, Traian Basescu, ha nominato come primo ministro, Victor Ponta, giovane leader dell'opposizione di sinistra."Ho incaricato Victor Ponta di formare il nuovo governo. Non è successo nulla di drammatico, questa è la democrazia", ha detto Basescu anche per rassicurare i mercati finanziari.
Victor Ponta nell'accettare l'incarico ha dichiarato: "Si tratta di un mandato limitato fino alle elezioni legislative, durante il quale cercherò di governare al meglio dando ai romeni la speranza che la situazione possa evolvere nella giusta direzione".
I giornali romeni sostengono però che tutti gli errori potranno ritorcersi contro Ponta. Per il nuovo capo del governo il rischio principale è rappresentato dalla costituzione di un “governo a tempo ridotto: infatti i politici più capaci ed esperti non avrebbero mai accettato un mandato così breve, e quelli della vecchia guardia socialista alla fine sazieranno la loro fame di potere”.
Resta da vedere se l’opposizione saprà unirsi e proporre un programma coerente e tenere conto delle istanze dei romeni.
Ramona Baboi . Agenzia Stampa Italia