Nel ruolo di inviato speciale della Lega Araba e delle Nazioni Unite per la Siria , ha dichiarato da Ginevra che una squadra speciale verrà inviata a Damasco per dare il via a negoziati per il cessate il fuoco. Nel frattempo la Siria è sempre più isolata e venerdì 4 paesi arabi hanno chiuso le proprie ambasciate a Damasco . La Turchia, un tempo alleata della Syria, si è detta contraria alle violenze orchestrate da Bashar-al Assad , richiamando tutti i turchi residenti in Siria di tornare a casa quanto prima annunciando la chiusura dell’ambasciata a Damasco. Erdogan avrebbe anche annunciato la creazione da parte del suo governo di una “buffer zone” o zona franca per aiutare il fluire dei profughi siriani in Turchia, e questa mossa potrebbe essere un preludio di un invio di soldati Turchi nei territori Siriani.
E’ ormai passato un anno dall’inizio delle proteste in Siria e le autorità locali continuano a marcarle come un complotto di forze estere che alimentano violenze insensate. Intanto l’agenzia di stampa saudita annuncia con gioia che 4 membri del Consiglio del Golfo : Kuwait, Oman,Emirati Arabi Uniti e Qatar si sono uniti assieme al Bahrein e alla’Arabia Saudita nel ritirare tutto lo staff diplomatico dalla Siria e chiudere le rispettive ambasciate nel paese.
Lo sforzo di isolare Damasco ha avvicinato sempre di più i paesi occidentali a quelli arabi che si battono contro i pochi alleati rimasti alla Siria tra i quali spuntano senza destare sorpresa Cina, Iran e Russia .
Gli Stati Uniti hanno chiuso la loro ambasciata a Damasco nel tentativo di isolare sempre di più il paese , mentre il ministro degli affari esteri russo avrebbe dichiarato “ogni tentativo di far cadere Bashar Al Assad è controproducente”.
Kofi Annan, ex segretario generale dell’ONU , ha annunciato che domenica partirà il team per aprire il dialogo con gli ufficiali in Siria e avverte “ci saranno forti ripercussioni nell’area se la situazione non verrà trattata come si deve” . Il weekend scorso Annan ha incontrato Assad in Siria ma è tornato senza alcuna soluzione diplomatica. Da allora i combattimenti non si sono fermati e stamattina le immagini che arrivano da Damasco non fanno che confermare la carneficina che prosegue .