×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

Premesso che il sistema politico statunitense ha due principali partiti: democratici e conservatori, che sebbene, apparentemente, si differenziano fra loro, nella sostanza, sorreggono lo stesso sistema unipolare ultra liberista.

 

Per cui,  le scelte strategiche sono sempre condivise dai due partiti e prese all’unanimità (bipartisan). Cosa differenzia una forza politica dall’altra? Semplici sfumature che non intaccano minimamente i principi, le idee forza e la struttura su cui si basa il sistema nord americano. Un apparato socio-economico e politico ingessato, statico che non prevede la possibilità di alternativa a se stesso, arrogandosi la pretesa di essere il migliore dei modelli possibili, l’esempio da esportare o imporre “democraticamente” … con le armi. Invece la realtà ci ha mostrato l’esatto contrario.  Infatti ricordiamo che negli Usa è ammesso ed è legale il lobbismo, ossia l’ azione esercitata da lobby economiche o da corporazioni su pubblici funzionari, su uomini politici, sulle istituzioni pubbliche per orientarne a proprio vantaggio le decisioni.  Senza contare che queste strutture diventano decisive nella lotta elettorale perché  finanziano, di volta in volta, e , a seconda delle convenienze, questo o quell’altro partito .

Siamo di fronte ad una logica dell’alternanza, basata concretamente su chi favorisce meglio gli interessi della lobby . Ma si può considerare democratico e pluralista un sistema che permette per legge di ricevere “le mazzette” dei potentati economici per favorire i loro piani industriali e finanziari? Il Governo e lo Stato degli Usa sono davvero liberi di assolvere al loro mandato istituzionale? Oppure sono fortemente condizionati da chi  finanziariamente li sostiene? Siamo di fronte ad un sistema poco chiaro, in cui non si sa chi, in effetti comandi,  c e chi, dipenda da chi.  Invito i lettori ad soffermarsi s questi aspetti e ad approfondire meglio l’argomento.

Per  le motivazioni che ho scritto, anche se sono fortemente scettico, mi piacerebbe sapere come negli Stati Uniti,  le prossime elezioni, cosiddette di “Midterm”, possano cambiare in meglio le cose. Anche perché l’americano medio non va a votare e le percentuali dei votanti sono bassissime. Una disaffezione  pericolosa perché, materialmente, si delega il potere  a rappresentanti a “costo zero” e, questo permette ai politici di non cambiare  radicalmente il sistema, che  è così accettato passivamente, molto spesso subito dai cittadini.

Però gli andamenti in Usa e l’esito delle votazioni si percepiscono anticipatamente non solo dai sondaggi che vedrebbero diminuita sensibilmente la popolarità di Obama, ora al 39% e il 54% è insoddisfatto del suo operato.  Ma i risultati elettorali si prevedrebbero, soprattutto seguendo dove vengono convogliati i sostanziosi  finanziamenti per sostenere le campagne elettorali dei partiti. In particolare verificando da quale parte politica (repubblicana o democratica) vengono  elargiti  i  maggiori fondi  per le campagne elettorali da parte delle multinazionali ,dai potentati finanziari e dai grossi miliardari statunitensi, cioè quelli che in gergo vengono definiti i “Big donors”(Grandi donatori-sostenitori).

Allora scopriamo che i “big donors” del petrolio e della finanza, in vista delle elezioni di metà mandato stanno appoggiando questa volta i repubblicani .  E’ interessante consultare a proposito questo articolo del New York Times (http://www.nytimes.com/imagepages/2010/10/22/us/politics/22chamber-g.html?ref=politics). Infatti se i repubblicani, alias conservatori, dovessero vincere nei prossimi ludi cartacei, renderebbero la politica “riformista”, ma per alcuni aspetti sociale, anche innovativa di Obama, impossibile da realizzarsi. In pratica, mi sorge il dubbio, peraltro suffragato da riscontri, che l’attuale presidente sia stato fatto eleggere all’apice della crisi economico e finanziaria e nel picco più alto della sfiducia popolare nei riguardi del sistema ultra liberista statunitense, per far intervenire lo Stato, unicamente per socializzare le perdite e risanare il sistema con i soldi dei contribuenti. Poi, fatto il compitino assegnato, il suo mandato finirebbe.

Questo spinge a prendere in esame gli effetti della politica americana, indifferentemente da chi l’abbia governata, ed affermare che gli Usa sono in piena crisi, come dimostrano le percentuali alte  delle disoccupazioni e delle povertà  raggiunte in questi tempi. Questi dati dovrebbero farci riflettere meglio che il modello tanto decantato americano non è così buono e che le sue ricette socio-economiche e che anche il sistema politico non sia proponibile a tutti gli stati.

Infatti con il mondo globale, gli effetti indesiderati  degli Usa e le risultanze delle speculazioni finanziarie del mercato, si riverberano nel pianeta e propagano la sua   infezione negativa che sta mandando in crisi tutte le nazioni

Infine, se si continua passivamente ad accettare questo sistema ultra liberista, poi non ci si stupisca, anche in casa nostra che Marchionne faccia certe affermazioni marchiane e detti le sue ricette ultra liberiste, perché è insito proprio del sistema turbo capitalista  la delocalizzazione;  i processi di produzione,  si spostano dove la mano d’opera costa meno, si tagliano i posti di lavoro. Il tutto finalizzato per fare maggiori profitti.

Proprio in questi casi lo Stato italiano deve dimostrare che esiste e tutela i lavoratori  e i suoi principi fondanti (art.1 della costituzione) minacciando, se ciò che afferma Marchionne fosse vero, anche la nazionalizzazione e socializzazione della Fiat.

Per fare ciò occorre cambiare mentalità e  dimostrare che lo spirito nazionale in politica non esiste solo quando si sente l’inno del proprio paese.

 









ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Scuola, Miele (Lega): giuste nuove indicazioni Valditara per adeguare insegnamento

(ASI) Roma,   "Le nuove indicazioni nazionali del ministero guidato da Valditara per il curriculum della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ci soddisfanno pienamente perché, come ...

La traiettoria dell'economia cinese verso il nuovo Piano Quinquennale

(ASI) Mentre il mondo continua a navigare in acque complesse, la Cina si prepara ad aprire una nuova fase di sviluppo con una fiducia fondata su una resilienza ormai collaudata.

Compra cibo europeo", Confeuro: "Da Von der Leyen solo fumo negli occhi" 

(ASI) "Confeuro apprende che la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha lanciato in questi giorni la campagna "Compra cibo europeo". Un'iniziativa che, tuttavia, appare più come una ...

Sigrid Platner, talento altoatesino che parla al mondo di Paolo Bianchi

(ASI) Milano - L’arte di Platner si impone con forza e coerenza nel panorama contemporaneo italiano e internazionale. Artista di Bolzano, ha costruito nel tempo un percorso solido e ...

Forza Italia Toscana: Lorenzo Pascucci, “Onorato per la nomina a responsabile regionale. lavorerò per un partito unito e presente in tutto il territorio”

(ASI)“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco ...

Ex Pip, Caronia (Noi Moderati): "Nove milioni insufficienti. Basta soluzioni tampone, servono risposte risolutive"

(ASI) Palermo – "Ho lavorato perché si inserisse il tema degli ex Pip dentro la Finanziaria e questo, grazie al mio instancabile lavoro, è avvenuto. Certamente non trovo esaustiva, né tantomeno equilibrata ...

Spagna: Schlein (PD), con Sanchez abbonamento unico dei trasporti. Con Meloni solo tagli e prezzi dei voli alle stelle

(ASI) "L'annuncio del premier spagnolo Pedro Sanchez sull'introduzione di un abbonamento unico nazionale per i trasporti rappresenta un segnale politico chiaro: investire sul diritto alla mobilità è una scelta possibile e ...

La Boxe umbra torna a brillare con il primo Gran Gala – Hall of Fame. Successo di pubblico per la manifestazione organizzata a Terni dalla Global Gym

(ASI) Terni. Un evento che mancava da anni in Umbria, in grado di richiamare il pubblico delle grandi occasioni, rappresentanti istituzionali e numerosi giornalisti. La Boxe umbra torna a brillare ...

Fiore (FN): "Basta restrizioni, liberiamo Roma"

(ASI) "La Questura di Roma china al volere della sinistra e dei centri sociali proibisce le 'ronde'... spieghiamo: Le nostre non sono ronde. Sono passeggiate della sicurezza fatte da gente ...

Grande successo a Terni per il Gran Galà di Boxe 2025. Duchi: "Siamo sulla strada giusta, crediamo in quello che facciamo"

(ASI) Terni. Ha fatto registrare  un'importante risposta di pubblico la sede ternana della Global Gym, una delle palestre più importanti a livello nazionale per la pratica del pugilato.

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113