(ASI) - Il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ufficialmente dichiarato che intende «combattere» ogni tentativo di sfidarlo alla guida del Labour Party dopo la presentazione del bilancio autunnale prevista per il prossimo 26 novembre.
La notizia arriva nell’ambito di un contesto legato alla sondaggistica in calo per il governo Labour, a causa di tensioni interne dovute a comunicazioni piuttosto ostili e pressanti provenienti dal governo inglese che hanno alimentato le voci di un complotto per sostituirlo.
Alcune fonti vicine al premier, hanno precisato che un eventuale tentativo di rimuovere Starmer dalla premiership, in questo momento sarebbe «sconsiderato» e persino «pericoloso», in quanto rischierebbe sia di destabilizzare l’esecutivo sia la fiducia dei mercati economici e finanziari inglesi. Starmer e i suoi alleati puntano infatti a trasmettere un’immagine di fermezza e stabilità, volendo dimostrare che la sfida non è solo interna ma riguarda la stabilità del governo e la consegna delle riforme promesse
Tuttavia la problematica principale è quella relativa al post‑bilancio: qualora il bilancio infatti, risultasse impopolare o danneggiasse gli obiettivi elettorali del maggio 2026, i parlamentari del partito laburista hanno effettivamente confermato di essere pronti ad appoggiare la sostituzione del premier. I nodi critici del nuovo bilancio sotto osservazione, sono quelli che vedono l’aumento dell’imposta sul reddito percepito e la revisione del tetto sui benefici per famiglie con più di due figli.
Il meccanismo per mettere in discussione la leadership all’interno del Labour, richiede il supporto di almeno il 20% dei membri del parlamento del partito (all’incirca 80/81 deputati). Al momento non è tuttavia emersa nessuna candidatura formalizzata, ma la mera prospettiva di una contestazione ha accresciuto l’incertezza politica. Secondo alcune voci, il successore designato al passaggio del testimone, sarebbe il segretario alla salute Wes Streeting, che tuttavia ha negato ogni trama contro Starmer, rigettando le accuse etichettandole come categoricamente false.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia



