(ASI) La coalizione Opec+, guidata da Arabia Saudita e Russia, mira ad aumentare la propria quota di mercato petrolifero globale al 52% entro il 2050; nei prossimi 25 anni quindi si tratterebbe di un aumento di 4 punti percentuali. La stima, ottimistica, è data dalla stagnazione delle risorse concorrenti e di un aumento sostenuto del consumo del cosiddetto petrolio greggio.
La previsione è contenuta nella nuova edizione del rapporto annuale sulle previsioni a lungo termine del settore, pubblicato questo giovedì a Vienna, in Austria, dove l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec) ha tenuto il suo IX Seminario Internazionale.
L’organizzazione, che attualmente comprende 22 paese, 12 membri e 10 alleati, stima che la produzione degli stessi salirà a 64,1 milioni di barili al giorno (mbd) entro il 2050, con un aumento del 30,5% (15 mbd) rispetto al 2024; nel medio termine, l'Opec prevede che le forniture non legate a loro contribuiranno al mercato con ulteriori 5,7 mb/g, portando l'offerta totale da 53,3 mb/g nel 2024 a 59 mb/g entro il 2030.
“Si prevede che gli Stati Uniti guideranno questa crescita, con un contributo di 1,4 mb/g, pari a circa il 25%, seguiti da Brasile (+1,1 mb/g), Qatar e Canada (ciascuno +0,5 mb/g), Argentina (+0,3 mb/g) e altri”, si legge nel rapporto.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia



