(ASI) Mentre il mondo continua a difendere il diritto di Israele a difendersi, sebbene tutte le guerre scatenate da Tel Aviv negli anni siano di conquista ai danni dei vicini, ci sono anche Stati che non hanno paura a denunciare i crimini dell’entità sionista schierandosi dalla parte chi da anni subisce le vessazioni ebraiche ed è costantemente sotto attacco da parte dell’esercito di David.
Il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha infatti messo in discussione il ruolo della Corte Internazionale di Giustizia e della Corte Penale Internazionale, accusandole di complicità nella guerra sionista contro i popoli di Palestina e Iran.
“Sono colpevoli di questa guerra”, ha dichiarato il presidente, insistendo sul fatto che “hanno violato tutte le regole del diritto internazionale. Dov'è la Corte Internazionale di Giustizia? Dov'è la Corte Penale Internazionale? Sono colpevoli di questa guerra perché sono stati complici del genocidio a Gaza”.
Sempre il primo mandatario bolivariano ha sottolineato che “ci saremmo risparmiati i bombardamenti e questa guerra se ci fosse stata giustizia internazionale” aggiungendo“altrimenti, si sarebbero dedicati a obbedire ai mandati di Washington, Bruxelles e Londra”.
In questo senso, pur sottolineando che solo la giustizia e il rispetto del diritto internazionale ci porteranno la pace, Maduro ha insistito sul fatto che nessuno può gioire in guerra e che faremo tutto il possibile per sostenere il rispetto della vita, il diritto alla pace, il diritto alla coesistenza e all'armonia e il rispetto per gli Stati sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.
“Continueremo a sostenere, attraverso l'ALBA e la Nostra America, la pace e il diritto del popolo iraniano a vivere e lavorare insieme nel sistema delle Nazioni Unite” ha poi concluso l’esponente chavista.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia



