(ASI) La situazione in Medio Oriente ha subito un'escalation drammatica. L'Iran ha lanciato un attacco su larga scala contro Israele, con oltre 100 droni e missili balistici diretti verso città come Gerusalemme e Tel Aviv. Le sirene d'allarme hanno suonato in tutto il Paese, con esplosioni segnalate in diverse aree urbane.
Questo attacco rappresenta una risposta all'operazione israeliana "Rising Lion", che ha colpito oltre 100 obiettivi in Iran, tra cui impianti nucleari a Natanz e Fordo, depositi di missili e strutture militari. L'operazione ha causato la morte di alti comandanti delle Guardie della Rivoluzione Islamica e di scienziati nucleari iraniani.
In risposta, il leader supremo iraniano, Ali Khamenei, ha dichiarato che l'attacco israeliano costituisce una "dichiarazione di guerra" e ha promesso una "severa rappresaglia".
La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per l'escalation del conflitto, con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha convocato una riunione di emergenza.
Israele ha attivato misure di difesa avanzate, tra cui il sistema Iron Dome, per intercettare i droni e i missili in arrivo. Nonostante ciò, alcune esplosioni sono state segnalate in città come Tel Aviv e Gerusalemme.
Le strutture sanitarie israeliane, tra cui ospedali sotterranei e rifugi antiaerei, sono state preparate per far fronte all'emergenza e garantire la sicurezza dei pazienti e del personale medico.
La situazione rimane estremamente tesa, con il rischio di un conflitto su larga scala che potrebbe coinvolgere ulteriormente la regione.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia



