Sudan, un’altra forma di sofferenza, come le mine minacciano la vita dei civili

(ASI)Il popolo sudanese soffre ininterrottamente dall’inizio della guerra civile scoppiata a metà aprile 2023, a causa della mancanza di cibo e forniture, dell’interruzione dei servizi, dei bombardamenti, delle violenze, delle violazioni e dei massacri che hanno provocato lo sfollamento di milioni di persone all’interno e all’esterno del paese.

Tuttavia, una nuova minaccia si è aggiunta all’elenco delle prove che sconvolgono la vita dei sudanesi.

Organizzazioni locali e internazionali hanno recentemente scoperto decine di mine in diverse regioni, in particolare nella capitale Khartoum, sotto il controllo delle forze armate, che hanno causato, sin dall’inizio del mese in corso, centinaia di morti e feriti tra i civili in varie zone.

Le forze armate sudanesi posano grandi quantità di mine per impedire l’avanzata e gli attacchi delle altre fazioni in conflitto. Inoltre, i residui bellici e le bombe inesplose sganciate dagli aerei militari si sono trasformati in ordigni pronti ad esplodere in qualsiasi momento.

Il Centro nazionale per lo sminamento in Sudan ha dichiarato, mercoledì 23 aprile, di aver registrato 16 morti e 50 feriti a causa dell’esplosione di mine e residui bellici in diverse regioni. Il direttore del centro, Khaled Hamdan, ha riferito al sito “Sudan Tribune” che sono stati documentati 40 incidenti legati a esplosioni di mine e residui di guerra, precisando che sono state neutralizzate oltre 12.000 mine e 53.000 munizioni leggere dallo scoppio della guerra nell’aprile scorso.

Le squadre continuano a individuare le aree minate e a cercare di bonificarle, oltre a rimuovere i residui bellici, per proteggere i civili da gravi ferite o dalla morte, sottolineando che molte altre zone minate restano ancora non identificate.

Nel marzo scorso, gli aerei dell’esercito sudanese hanno bombardato un mercato popolare nel nord del Darfur, causando centinaia di morti e feriti, in una delle operazioni più atroci che hanno colpito direttamente i civili, lontano dalle zone di combattimento militare. Il gruppo “Avvocati d’emergenza” ha documentato l’operazione, definendola un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità secondo il diritto internazionale, e ha chiesto che vi sia una responsabilità internazionale per tali crimini.

Il gruppo ha affermato che gli aerei dell’esercito hanno utilizzato barili esplosivi, bombe pesanti e missili contro i civili; alcuni ordigni hanno causato gravi danni alle infrastrutture, alle abitazioni e alle strade vicine, oltre che al mercato stesso. Alcune bombe sganciate dagli aerei non sono esplose, trasformandosi in residui bellici in luoghi sconosciuti, pronti a esplodere in qualsiasi momento, soprattutto in caso di contatto, aggravando ulteriormente le sofferenze dei civili.

La comunità internazionale impone sanzioni continue contro l’esercito sudanese e i suoi leader a causa delle violazioni commesse durante la guerra, che hanno causato morti dirette o indirette per effetto delle mine e dei residui lasciati come trappole in diverse zone.

L’Unione Europea ha imposto diverse sanzioni nel giugno scorso a leader militari, congelando i beni di alcune persone e istituzioni, vietando la fornitura diretta o indiretta di fondi o risorse economiche e proibendo loro l’accesso a vari paesi europei.

Josep Borrell, ex alto rappresentante per la politica estera dell’UE, ha dichiarato nel luglio scorso che l’Unione è pronta a impiegare tutti i mezzi disponibili per sostenere gli sforzi volti a porre fine alla guerra e fermare le sofferenze del popolo sudanese, che durano ormai da oltre due anni.

Altri paesi europei hanno cercato un’altra via, facendo pressione sulle parti in conflitto per avviare negoziati e lanciare un processo politico inclusivo invece di soluzioni militari, ma questi tentativi non hanno ancora avuto successo.

Abdel Fattah al-Burhan, presidente del Consiglio sovrano di transizione e comandante delle forze armate sudanesi, ha più volte rifiutato di negoziare con le Forze di Supporto Rapido (RSF), dichiarando all’agenzia “France Presse” il mese scorso che non negozierà mai con l’altro schieramento, chiedendo invece la resa e il disarmo, cosa che ha aggravato la crisi, alimentato il conflitto e confermato la prosecuzione della guerra.

Abdallah Hamdok, ex primo ministro sudanese e leader dell’alleanza “Samoud” che riunisce diverse forze civili sudanesi, ha sottolineato la necessità di convincere i leader militari a sedersi al tavolo dei negoziati per raggiungere una soluzione globale e giusta che ponga fine alla sofferenza del popolo. Ha affermato che l’esercito non vincerà militarmente la battaglia e che l’unica soluzione per porre fine al conflitto è negoziare e concordare una roadmap per il futuro che coinvolga tutte le forze civili sudanesi e le varie parti in crisi.

Il colpo di Stato guidato da al-Burhan nell’ottobre 2021, che ha rovesciato il governo civile e imposto il controllo dell’esercito sul potere, ha preparato il terreno all’attuale conflitto, poiché le forze armate si sono divise pochi mesi dopo, dando inizio alla guerra tra i due schieramenti il 15 aprile 2023, dopo un attacco dell’esercito contro le posizioni delle Forze di Supporto Rapido nella capitale Khartoum. Il conflitto si è esteso, generando quella che le Nazioni Unite definiscono la più grande crisi umanitaria al mondo attualmente in corso.

 

 

 

"Immagine generata da AI Microsoft Copilot"

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

Casanova 300" presentato a Roma presso Villa Altieri

(ASI) Roma - Nel pomeriggio del 3 dicembre 2025 si è tenuta, nell'ambito del progetto "Casanova 300" a trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, presso Villa Altieri "Palazzo della Cultura e della Memoria ...

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...

Marco Squarta(FDI-ECR) sull’immigrazione l’Europa finalmente cambia rotta.

(ASi) "Abbiamo portato a casa una vittoria vera in Europa sull’immigrazione. Una vittoria che cambia davvero le cose. In Parlamento Europeo, grazie al lavoro di Fratelli d’Italia ...

Solidarietà: anche quest’anno Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne di selvaggina in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...