(ASI) Chieti - Molti si sono chiesti perché ultimamente non sto scrivendo e parlando di geopolitica e di relazioni internazionali, credendo che non mi interessi più come argomento. Ebbene, se da una parte é vero che sono preso da altre dinamiche della vita, però d'altra parte è anche vero che sono disgustato della situazione internazionale attuale.
Mi spiego meglio, parto dalla constatazione che l'idea vichiana dei corsi e ricorsi storici non sbaglia mai, d'altronde l'uomo non impara e continua a mettere i maledettissimi interessi egoistici di lobby di potere al di sopra di quelli dell'umanità. Ancora una volta, inseguendo la brama di guadagno e di potere di pochi eletti, la pace nel mondo è messa in discussione perché, per i gruppi finanziari che sono dietro ai politici degli Stati e delle organizzazioni sovranazionali più potenti del mondo, la qualità della vita, il benessere, la salute e la vita stessa della popolazione degli Stati Nazione é subordinata al lucro economico e, dunque, va bene continuare ad esempio a martoriare l'Europa dell'Est con la guerra in Ucraina e insanguinare il Mediterraneo (sempre meno "Mare Nostrum" italiano) con la guerra in Medioriente, nonostante le pesanti condizioni economiche ad esempio delle popolazioni europee e il rischio di una guerra nucleare o batteriologica, tanto così se ci si pensa bene, ci sarà anche la possibilità di sostituire definitivamente l'intelligenza umana con quella artificiale, processo già programmato con le nuove generazioni, nelle scuole, dove l'analfabetismo funzionale cresce a vista d'occhio, e che non porterà nessun progresso umano certo, se non il lucro per gli speculatori della finanza internazionale. A testimonianza del fatto che al progresso tecnico non corrisponde per forza una crescita sociale ad economica, in antichità, nell'epoca ellenico - romana, a fronte di un elevatissimo sviluppo civile ed umano, con tanti traguardi raggiunti che non sono mai stati toccati prima e che sono alla base del sapere scientifico di oggi (ad esempio nel settore della giurisprudenza, della scienza politica,dell'architettura, dell'arte, in filosofia e in tanti altri rami), la vita quotidiana in una polis greca di tre secoli prima dell'Era Comune e in una città romana del III secolo dell'Era Comune, é rimasta materialmente pressoché simile.
Tornando a bomba, senza perdersi nel labirinto dei possibili discorsi da fare, la situazione geopolitica internazionale attuale è cambiata dopo il ritorno del presidente Usa Trump alla Casa Bianca, con il rilancio di una possibile politica di disimpegno militare degli Usa sullo scacchiere europeo continentale ed espansivo con i vicini americani e nel Pacifico. Questa nuova strategia del Pentagono ha portato gli Usa a intavolare trattative con la Russia di Putin per una pace in Ucraina stabile e la divisione della posta in tavola fra le due super potenze della Guerra Fredda, con il riconoscimento delle repubbliche filo sovietiche in Donbass e dell'autonomia della Crimea dall'Ucraina che permetterebbe alla Russia di conservare tatticamente lo sbocco indiretto navale sul Mediterraneo e, uno Stato ucraino probabilmente senza Zelensky che conceda le sue risorse energetiche agli Usa per ripagare i fondi statunitensi investiti in questi anni per permettere all'autorità di Kiev di non soccombere davanti alla forza dell'esercito di Mosca. Una soluzione che taglierebbe fuori l'Unione Europea.
Dall'altro lato però c'è l'UE a guida militare della Francia che ha investito risorse militari e vuole la sua parte per la ricostruzione dell' Ucraina post guerra che vorrebbe far entrare nella Unione Europea per accaparrarsi le risorse ucraine, dopo essere stata ridotta a mal partito dai mercenari russi in Africa Centrale. A tal proposito, per avere idea dei tavoli a distanza su cui si gioca quella che è una vera e propria partita a scacchi internazionale, vedi "C.Vignali, Lo scontro tra Usa e Russia, una partita a scacchi che si gioca su più tavoli, Agenzia Stampa Italia, 4 settembre 2023", anche se ora con l'avvento di Trump la situazione è diventata più complessa e si gioca con quattro attori geopolitici principali, non solo Usa e Russia, ma anche Cina e Unione Europea.
La Francia sta sondando terreno fra i partner europei, in primis con Germania, Italia e Polonia per creare una coalizione che sarebbe ovviamente appoggiata dalla Gran Bretagna che è la maggiore alleata della Francia negli ultimi quindici anni, da quando a seguito delle Primavere Arabe le due vecchie potenze europee stanno riproponendo una nuova politica coloniale. La coalizione europea dovrebbe appoggiare militarmente l'Ucraina, bisogna vedere in che forma perché se Francia, Polonia e Gran Bretagna sono più per un intervento diretto contro la Russia, non sono dello stesso avviso Germania e, soprattutto Italia che vorrebbero un intervento militare in territorio ucraino limitato al massimo ai Caschi Blu dell'ONU.
Questa situazione critica, potrebbe aprire scenari devastanti per il Vecchio Continente, impensabili fino all'altro ieri, con le lancette del tempo che tornerebbero indietro di quasi cento anni, con le due super potenze economiche che si fronteggiano a distanza Usa e Cina che foraggerebbero con le proprie risorse e materie prime energetiche l'Europa e la Russia che da uno scontro diretto o indiretto sul famigerato fronte dell'Est (da cui sono scaturite la Prima e la Seconda Guerra Mondiale), possono solo rimetterci entrambe. Tra l'altro, in caso di attacco diretto degli eserciti delle Nazioni UE alla Russia, gli Stati Uniti potrebbero divincolarsi facilmente dal dovere di aiutare gli alleati della Nato, perché l'organizzazione nasce a scopo prettamente difensivo.
Comunque sia, questa situazione multipolare con quattro grandi forze Usa, Russia, Europa e Cina, potrebbe essere in caso di scontro diretto fra Bruxelles e Mosca, una situazione provvisoria che potrebbe alla fine portare allo smembramento sia della Russia, sia dell'UE, e un nuovo ordine mondiale a guida Cina - Usa che si dividerebbero le aree di influenza geopolitica e geoeconomica che nascerebbero dalla rottura dell'equilibrio politico in Europa, in Russia e nel Mediterraneo.
La situazione è fluida chi vivrà vedrà che succederà.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia