(ASI) Venezuela, Bolivia, Cuba e Iran, hanno espresso il loro sostegno al principio dell’unica Cina in seguito alle elezioni parlamentari nella regione cinese di Taiwan e alla posizione degli Stati Uniti nel sostenere i tentativi separatisti sull'isola.
Il governo di Caracas ha emesso una dichiarazione nel quale ratifica il proprio sostegno a Pechino per quanto riguarda l’invio di una delegazione statunitense a Taiwan; “Il governo cinese è l’unico governo legittimo che rappresenta tutta la Cina”, ha affermato il ministro degli Esteri Yvan Gil.
“Il governo bolivariano rifiuta categoricamente l’intervento di qualsiasi nazione straniera negli affari interni dei paesi e condanna qualsiasi azione che minacci l’integrità territoriale, un aspetto che può minacciare la pace e la stabilità regionale e globale”, si legge nella dichiarazione pubblicata ministro degli Esteri venezuelano.
“Il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela rinnova ancora una volta la sua amicizia con la sorella Repubblica Popolare Cinese, con l'impegno di approfondire le eccellenti relazioni di cooperazione e solidarietà che contribuiscono al consolidamento della comunità con un futuro condiviso per l'umanità” si chiude la nota.
Da parte sua, il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha invece asserito: “Cuba ratifica la sua invariabile adesione al principio di una Cina che riconosce Taiwan come parte inalienabile del territorio della Repubblica Popolare Cinese. La questione di Formosa è una questione interna della Cina. Sosteniamo gli sforzi del governo cinese per raggiungere la riunificazione nazionale”.
Anche il ministero degli Esteri boliviano ha ribadito il proprio sostegno alla causa cinese ricordando che: “Lo Stato plurinazionale della Bolivia riconosce la Repubblica popolare cinese come un’unica nazione, con unità territoriale e sovranità politica”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
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