(ASI) Il mondo è sempre più in subbuglio . Il 2024 si annuncia come un anno decisivo e di svolta per l'intero pianeta. Anche gli eventi più recenti dimostrano quanto sia precaria la pace mondiale. Ma la politica degli USA resta chiara: i nemici vanno sconfitti uno alla volta, evitando di aprire troppi fronti di guerra: Cina, Russia, Corea del Nord, Iran, Siria, ecc...
Adesso tocca allo Yemen con una guerra di agressione pura e semplice, senza legittimazione di organismi internazionali, come l'Onu. Subito dopo potrebbe essere la Turchia nel mirino degli Usa, anche se è difficile attaccare questo Stato islamico (e non più laico!), che dispone di un efficiente apparato militare e, almeno formalmente, fa parte della Nato ed è alleato degli Stati Uniti. Ma il Presidente Erdogan sta facendo una politica di contrasto ad Usa-Nato-Israele, a sostegno dichiarato sia delle ragioni della Russia, in Ucraina, sia dei Palestinesi, a Gaza e Cisgiordania. A questo punto per gli Usa e Nato il problema sarebbe come provocare in Turchia un cambio di governo dall'interno. Già nel 2016 la Turchia ha sperimentato un tentativo di colpo di Stato contro il Presidente Recep Tayyip Erdogan, vanificato grazie a Putin. Turchia di nuovo a rischio di colpo di Stato? La tentazione potrebbe venire a 'qualcuno', non nuovo a certe soluzioni antidemocratiche.