(ASI) La contabilità dei morti a Gaza, di giorno in giorno, assume dimensioni sempre più agghiaccianti. Le ultime stime parlano di oltre 5.000 bambini uccisi, senza contare le vittime civili, tra gli adulti, di cui addirittura si è persa cognizione. E tutto ciò nella sostanziale passività, non solo degli Stati, ma anche delle istituzioni internazionali.
Caso singolare, se si considera che, per esempio, il Tribunale Internazionale dell'Aia non ha esitato nel 2022 a condannare ed ad emettere un mandato di cattura internazionale contro il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, con la generica motivazione di aver 'deportato' migliaia di bambini ucraini in Russia.
È di ieri la notizia che il Governo sudafricano, attraverso il Ministro della Presidenza, Khumbudzo Ntshavheni ha chiesto alla Corte Penale Internazionale (CPI) di emettere, entro la metà di dicembre, un mandato di arresto per il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Nella dichiarazione del Ministro sudafricano sta scritto, tra l'altro, che "Se la Corte Penale Internazionale non lo facesse, sarebbe un fallimento totale della goverance mondiale." Poi ha aggiunto che, di fronte ai massacri in atto tra la popolazione civile di Gaza, "Il mondo non può stare a guardare." Come dire: giudici dell'Aia, se ci siete, battete un colpo.