(ASI) Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha firmato il decreto che mira a garantire la sicurezza nei porti e negli aeroporti rafforzando così la protezione delle frontiere. Previste anche altre misure inerenti la lotta alla criminalità organizzata.
Per il momento le misure saranno in vigore fino a maggio 2024 ed interessano il porto di Santos, il principale porto a livello continentale, e i moli di Itaguaí e Rio de Janeiro; tra gli scali aerei invece “attenzionati” quelli di Guarulhos e Galeão, sempre nello stato di Rio de Janeiro, che insieme a San Paolo sono presidiati dalle truppe dell'esercito.
La firma del decreto è stata annunciata dallo stesso primo mandatario che ha spiegato che l’operazione sarà supervisionata da un comitato di controllo delle azioni di sicurezza, coordinato dai ministri di Giustizia, Flávio Dino, e Difesa, José Mucio. Nelle intenzioni del governo in questo modo si dovrebbe anche riuscire a modernizzare la polizia federale, la polizia stradale federale, la polizia criminale, l’esercito, l’aeronautica e la marina.
Il ministro della Giustizia, Flávio Dino, ha dichiarato che saranno schierati complessivamente 3.700 soldati, di cui 2mila dell'esercito, altri 1.100 della marina e 600 dell'aeronautica;nel caso dei porti di Santos e Itaguaí, la marina monitorerà le vie di accesso dei traffici illegali, effettuerà ispezioni navali e attività amministrative.
Con il nuovo decretole forze dell'ordine potranno effettuare perquisizioni e anche sequestri se dovessero ravvisare segni del verificarsi di un reato o la possibilità che si verifichi.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia