(ASI) La deforestazione della foresta amazzonica è diminuita del 33,6 nella prima metà dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022. A riferirlo i dati pubblicati dal Deforestation detection system in real time (Deter), dell'Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) del paese indiolatino e che sono stati presentati dal ministero dell’Ambiente (Mma). Gli esperti riferiscono che la contrazione del territorio tra gennaio e giugno è stata di 2.649 chilometri quadrati.
Una delle azioni identificate come fondamentali per la salvaguardia della foresta pluviale amazzonica è la ripresa dell'ispezione ambientale. Rispetto alla prima metà del 2022, i primi sei mesi del 2023 hanno visto un aumento del 348% del numero di accertamenti.
Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Marina Silva, ha affermato che “la deforestazione sta aumentando in modo esponenziale, ma ora c'è una costante tendenza al ribasso nella deforestazione in Amazzonia. La decisione del presidente Lula di assumere come politica di governo l'idea che la politica ambientale sia trasversale, è qualcosa di immateriale, ma molto potente. Dei dieci decreti della prima giornata del Governo, cinque erano in ambito ambientale. Non potevamo stare fermi”.
Non è però tutto rose e fiori nel paese carioca. I dati Deter indicano infatti che nel Cerrado, la più grande savana del mondo, c'è stato un aumento del 21% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia