(ASI) Sempre più scollamento in Perù tra il presidente Dina Boularte e la popolazione. Più di tre cileni su quattro infatti condannano l’atteggiamento del Capo di Stato, mentre nove su dieci disapprovano il comportamento del congresso. A riferirlo un sondaggio condotto dall’Istituto di studi peruviani (Iep).
La ricerca, svolta la scorsa settimana, rivela anche che l’insoddisfazione dei cittadini per l’operato della Boluarte è all’86% nelle regioni meridionali del paese, ovvero quelle dove si registrano i principali scontri tra cittadini e forze di polizia. A livello nazionale invece il 73% degli intervistati ritiene che debba dimettersi.
Il sondaggio evidenzia anche come il 69% ritenga opportuno indire nuove elezioni politiche entro l’anno, mentre un 19% aspetterebbe il prossimo.
Poco meno della metà degli intervistati, il 47%, si è detto favorevole ad apportare modifiche alla Costituzione, mentre più di uno su tre, il 36% la sostituirebbe completamente.
Solo nelle scorse settimane il Congresso ha respinto quattro mozioni che chiedevano di indire nuove elezioni, dando seguito ad una delle principali richieste della popolazione che sta protestando dallo scorso dicembre.
In questi mesi la repressione della polizia ha provocato la morte di circa 70 manifestanti mentre il capo dello Stato rifiuta di lasciare l’incarico, affermando che le sue dimissioni “non sono in gioco”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia