(ASI) L’Italia – recita l’articolo 11 della Costituzione del nostro Paese – “ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie”.
Chissà se tale solenne affermazione vale anche per l’Italia. A quanto pare, non sembra.
“I missili anticarro 'Milan', di fabbricazione italiana, catturati al nemico aiutano i difensori della Repubblica popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini”. Lo ha denunciato pubblicamente, nelle ultime ore, l'ambasciata russa in Italia sul suo profilo Facebook. “Almeno quest'arma è in buone mani”, ha scritto la struttura diplomatica sul noto social network. “Nel frattempo, secondo i dati dell'Europol, molte armi della Nato, fornite al regime di Kiev, finiscono sul mercato nero e vengono rivendute alle organizzazioni criminali in Europa e altrove”. Nel post dell'ambasciata, sono presenti anche delle foto con le immagini di soldati in azione e alcuni dettagli dei missili, con il particolare sulla fabbricazione italiana.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia