(ASI) L'ufficio del procuratore generale del Brasile ha formalmente incriminato 39 persone ritenute coinvolte a vario titolo nelle rivolte contro la sede del governo che si sono verificate lo scorso 8 gennaio, quando i sostenitori di Bolsonaro hanno cercato di rovesciare il governo di Lula da Silva.
Per quanto riguarda i reati ascritti agli indagati, si tratta di tentato colpo di stato, associazione per delinquere e danneggiamento del patrimonio nazionale.
Il viceprocuratore generale, Carlos Frederico Santos, coordinatore del Gruppo strategico per la lotta agli atti antidemocratici, ha presentato la denuncia su richiesta della presidenza del Senato. Chiesta anche la carcerazione preventiva degli imputati “per evitare che vengano commessi nuovi crimini violenti contro lo Stato di diritto democratico”, si legge in un comunicato del Pubblico Ministero.
In seguito ai disordini, secondo i media locali, attualmente sarebbero in corso ben sette diverse inchieste.
In seguito al tentato golpe sono state arrestate circa 1.800 persone anche se un terzo di queste è poi stato rilasciato per motivi umanitari.
Fabrizio Di Ernesto - agenzia Stampa Italia