(ASI) Le proteste, contro le restrizioni, non sono servite ad evitarne di nuove. I nuovi casi del Coronavirus hanno segnato,in Cina mercoledì, un nuovo record dall’inizio della pandemia. Gli ultimi aggiornamenti, forniti dalla Commissione sanitaria nazionale, hanno riferito che le infezioni sarebbero 31.444, di cui 27.517 asintomatiche.
Il dato ha superato la quota registrata a metà aprile che aveva sfiorato i 30mila e bloccato Shanghai per due mesi. Numeri che, rispetto agli altri Paesi nel mondo, appaiono esegui, ma che per il governo asiatico - dov’è ancora seguita la politica dello 'zero-Covid' - comportano ancora misure restrittive, come i lockdown. Le interdizioni domiciliare coatte sono riprese persino nella capitale Pechino.
A Zhengzhou, capoluogo della distretto dell’Henan, la tensione si è alzata negli ultimi giorni. Dopo le proteste scoppiate tra martedì 22 e mercoledì 23 novembre presso il mega impianto della Foxconn, la 'iPhone City', che assembla il 70% degli smartphone di Apple, è stato ordinato il lockdown in diversi distretti per riportare sotto controllo i diversi focolai scaturiti proprio dalle proteste dei dipendenti.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia