(ASI) Per gli Speciali ASI, abbiamo intervistato, Jovan Palalic, parlamentare dell'Assemblea Nazionale Serba e Segretario Nazionale del Partito Popolare Serbo*, gruppo politico che fa parte della coalizione guidata dal Partito Progressista Serbo a sostegno del Presidente della Repubblica Aleksandar Vučić. Inoltre, Jovan Palalic, è anche presidente dell'amicicizia parlamentare fra Serbia ed Italia.
Per l'onorevole serbo Palalic è bene fare subito chiarezza su un aspetto fondamentale. Ciò per comprendere anche le cause delle tensioni recenti che si sono svolte al confine del Kossovo e Serbia. Pertanto, prima di tutto bisogna partire dalla posizione della Serbia riguardo al Kossovo. Per la Costituzione serba il Kossovo è una la provincia settentrionale della Serbia. Non uno Stato indipendente. Lo è anche a livello del diritto internazionale. Infatti il Consiglio di Sicurezza dell'ONU con la risoluzione 1244 ha stabilito che il Kossovo è territorio della Serbia e l'amministrazione kossovara ne deve prendere atto.
La Serbia però vuole trattare con l'amministrazione al potere a Pristina per risolvere i problemi tecnici, per portare la pace a tutto il popolo che vive nel Kossovo, territorio - che Palalic ribadisce con forza - è provincia serba perché il Kossovo non è uno Stato indipendente.
Poi, sulle tensioni e i disordini avvenuti di recente dà la colpa al nuovo primo ministro kossovaro Albin Kurti che - il parlamentare serbo giudica senza mezzi termini - e un estremista che promuove l' odio contro i serbi. La decisione, presa unilareralmente dal primo ministro kossovaro Kurti, d'imporre ai serbi la lingua kossavara nei documenti, nelle targhe e nei veicoli dei cittadini serbi che vivono in Kossovo è chiaramente una provocazione oltre ad essere giuridicamente un provvedimento illegale in quanto non è stato conocrdato con il governo di Belgrado. Ma anche perchè i serbi del Kossovo si sentono solo cittadini della Serbia e non considerano il Kossovo uno Stato indipendente. Inoltre, il Segretario Nazionale del Partito Popolare Serbo, Jovan Palalic precisa che anche l'ambasciatore statunitense ha denunciato che il provvedimento è stato preso unilateralmente da Albin Kurti senza consultare gli alleati USA e pertanto il diplomatico statunitense, anche dietro le proteste serbe, ha bloccato il provvedimento ed ha dato un mese alla Serbia e all'ammistrazione di Pristina per risolvere la controversia. Jovan Palalic in definitiva, spiega la netta posizione del governo servo: Belgrado vuole parlare con l'amministrazione del Kossovo. Noi vogliamo il dialogo per risolvere i problemi della gente e siano per una pacifica e civile convivenza fra tutta la popolazione che vice in Kossovo. Vogliamo pure riconoscere agli albanesi una grande autonomia, ma non l'indipendenza del Kossovo.
Jovan Palalic spiega la posizione politica di Belgrado anche dal puntio di vista storico: è nel Kossovo che nel medioevo nasce il nostro Stato, la nostra chiesa e la nostra identità. Infatti nel Kossovo si trovano 1.300 fra chiese e monasteri ortodossi. Perché i serbi dicono che il Kossovo è il cuore della Serbia perché la nostra anima e tutto ciò che definisce il nostro popolo è collegato con il Kossovo. Seconda cosa fondamentale è stata la battaglia della Piana dei Merli del 1389 contro le milizie ottomane, oltre che ad essere un luogo simbolico della Cristianità ortodossa è stata una battaglia per la libertà e per avere uno Stato serbo indipendente.
In merito alle notizie secondo cui il ministro dell’Interno serbo, Alexandar Vulin, avrebbe ricevuto pressioni da importanti servizi segreti stranieri, che gli avrebbero intimato di assumere una posizione anti-russa e che la cosa possa essersi verificata anche con alcuni parlamentari dell’Assemblea Nazionale Serba, risponde che ho visto le sue dichirazioni, ma non posso commentare perché non conosco la questione. Chiaro che sappiamo che ci possano essere delle pressioni e che vorrebbero vedere altri politici al governo. Ma una cosa è certa: la Sebia è uno Stato indipendente e il Presidente della Repubblica Aleksandar Vučić è un presidetne che vuole guidare uno Stato ed un popolo indipendente.
Circa le pressioni internazionali che alcune nazioni stanno facendo alla Serbia per riconoscere il Kossovo, Jovan Palalic ricorda che è nostra posizione storica essere una nazione indipendente e vogliamo essere artifici del nostro destino senza pressioni, ma le decisioni che riguardano il popolo, la politica e la scelta del governo e dei ministri, le decisioni saranno solo nostre, Indipendenti lo saremo con i patner occidentali ed orientali. Tuttavia, la Serbia è ricconoscente alla Russia e alla Cina che misero il veto sulla violazione della risoluzione 1244 che sancisce che il Kossovo è Serbia. Senza poi dimenticare che la Serbia importa il 100% del gas e petrolio russo, ma naturalmente e per ovvie ragioni, siamo per ll'integrità del territorio dell'Ucraina. Inoltre sulle pressioni esterne ,Jovan Palalic, riporta due sondaggi che attestano quale è il parere dei sebi. L'85% degli intervistati si dichiarano contrari ad entrare nella Unione Europea se questa adesione viene condizionata dal riconoscimento prima da parte della Serbia del Kossovo come Stato indipendente. Sempre l''85% degli intervistati si dichiarano contrari alle sanzioni alla Russia,
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia
*Partito popolare serbo (Srpska narodna partija , SNP).