(ASI) Siria, Iran, Libia, Afghanistan, ma anche la crisi economica sono stati tra i temi al centro dell’audizione programmatica del Ministro Giulio Terzi alla Camera dei Deputati.
(ASI) Siria, Iran, Libia, Afghanistan, ma anche la crisi economica sono stati tra i temi al centro dell’audizione programmatica del Ministro Giulio Terzi alla Camera dei Deputati.
SIRIA - Il presidente Assad "ha perso ogni legittimità di fronte al suo popolo" e alla comunità internazionale, quindi "ne deve trarre le conseguenze", ha detto Terzi. L'Italia sostiene l'azione dell'Ue e della Lega Araba per fermare la repressione e consentire una rapida transizione politica, ha aggiunto il Ministro, ricordando che Roma non è mai entusiasta delle sanzioni ma in casi di violazioni così gravi dei diritti umani non si può non incorrervi.
IRAN - L'atteggiamento di Teheran dimostra una "grave mancanza di trasparenza e cooperazione da parte del Paese. Ma - ha sottolineato Terzi - un'opzione militare sarebbe devastante: servono invece forme più severe sul fronte delle misure economiche e dell'allargamento" delle sanzioni "adottate dall'Ue: Teheran deve capire che rischia l'isolamento", ha aggiunto il Ministro, tornando anche a definire come "intollerabile" l'attacco all'ambasciata britannica e ricordando di aver dato "istruzione al personale della nostra ambasciata nel Paese per qualsiasi tipo di assistenza ai colleghi inglesi".
LIBIA - Il trattato di amicizia, sottoscritto dall'Italia nel 2008 con la Libia, "è cruciale: una cornice unica che il Paese ha solo con noi", ha spiegato Terzi, annunciando che si recherà presto a Tripoli: "Appena il governo di Al Kiib, cui va la nostra fiducia, sarà pienamente funzionante conto di recarmi a Tripoli".
AFGHANISTAN - "Anche dopo il progressivo e concordato disimpegno militare, non dobbiamo abbandonare il nostro impegno civile: abbandonare l'Afghanistan a sé stesso pregiudicherebbe la nostra sicurezza, rischierebbe di vanificare i successi nella lotta al terrorismo ottenuti negli ultimi dieci anni". Quanto alla conferenza di Bonn del 5 dicembre, Terzi ha riferito di aver espresso "rammarico" alla sua collega pakistana per l'annuncio di Islamabad non partecipare ai lavori, dopo il tragico incidente dei giorni scorsi nel corso del quale un raid Nato ha causato la morte di 25 militari nella Mohmand Agency. "Il Pakistan resta un partner essenziale per la comunità internazionale", ha puntualizzato il Ministro.
UE - "La difesa dell'euro non è solo un obiettivo della finanza ma significa anche proteggere i grandi progetti europei": il suo fallimento "trascinerebbe l'intera architettura europea", ha sottolineato Terzi, spiegando che la crisi "attuale può essere però un'opportunità per l'Europa se questa riuscirà a fare un salto di qualità con maggiore integrazione in settori, ad esempio, come quello fiscale e della difesa".
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