(ASI) Il governo di Haiti ha confermato che qualcuno ha cercato di attentare alla vita del primo ministro Ariel Henry. Il tutto sarebbe avvenuto nel corso delle celebrazioni per l'anniversario dell'indipendenza nella città di Gonaïves, nella parte orientale del piccolo stato caraibico, luogo dove nel 1804 fu firmata la dichiarazione di indipendenza del paese.
Stando a quanto riferito lo scorso primo gennaio il primo ministro, accompagnato dal suo seguito ufficiale, ha dovuto lasciare la chiesa di Saint Charles de Borome a Gonaïves, mentre nelle vicinanze si sentivano forti colpi di armi automatiche. Nei giorni precedenti le forze rivoluzionarie di Raboto avevano lanciato minacce contro il premier. In merito all’accaduto i media locali riferiscono di un morto e del ferimento di almeno quattro persone anche se il governo non ha dichiarato nulla in merito.
Il ministro della Giustizia, Berto Dorcé, ha prontamente annunciato l’apertura di un’inchiesta per individuare i presunti autori e complici dell'attentato al premier.
Già lo scorso 17 ottobre Henry aveva dovuto cercare riparo in fretta e furia mentre stava commemorando la morte del leader indipendentista Jean Jacques Dessalines.
Attualmente i cittadini di Port-au-Prince stanno vivendo mesi difficili contraddistinti da una forte polarizzazione politica con Henry, divenuto presidente ad interim dopo l’uccisione di Jovenel Moïse, lotta per unire le diverse forze.
Tra molti analisti serpeggia il timore che la situazione possa andare ulteriormente ad aggravarsi in vista delle elezioni che dovrebbe svolgersi entro il 2022.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia