(ASI) Il Marocco sta portando avanti una efficace lotta al terrorismo. A certificarlo il Rapporto sul terrorismo 2020 realizzato dal Dipartimento di Stato di Washington. I redattori del rapporto hanno sottolineato come “gli Stati Uniti e il Marocco mantengono una cooperazione solida e di lunga data in questo campo” tanto che il paese nordafricano rappresenta “un importante alleato extra Nato e membro della Trans-Saharan Counterterrorism Partnership (TSCTP).
In particolare, gli analisti evidenziano gli sforzi compiuti dal Regno nell’ambito dell’antiterrorismo, precisando che “il governo marocchino ha perseguito la sua strategia globale, che include misure di sicurezza, cooperazione e politiche regionali e internazionali e lotta alla radicalizzazione”.
Grazie all’azione preventiva messa in atto dalle autorità di Rabat il rischio di atti terroristici, nonostante il paese si trovi un’area complessa come quella del Nord Africa, è notevolmente diminuito.
Tra i risultati di prestigio ottenuti dal Regno il rapporto ricorda l’arresto di 35 persone e lo smantellamento di sette cellule terroristiche che avevano pianificato attacchi contro edifici statali, personaggi pubblici e siti turistici tanto che nel 2020 in Marocco non si sono registrati atti terroristici.
“Le forze di sicurezza marocchine – si legge ancora nel rapporto - hanno approfittato della raccolta di informazioni, del lavoro della polizia e della collaborazione con i partner internazionali per svolgere operazioni di antiterrorismo”.
Sempre lo scorso anno le forze di sicurezza del Marocco hanno preso parte a una serie di programmi sponsorizzati dagli Stati Uniti per migliorare le capacità tecniche e investigative, comprese indagini finanziarie, analisi di intelligence e sicurezza informatica, continua la diplomazia statunitense. Inoltre, “la sicurezza delle frontiere è rimasta una priorità assoluta per le autorità marocchine”, osserva il rapporto, rimarcando, in particolare, il lavoro delle autorità aeroportuali marocchine che possiedono “un’eccellente capacità di individuare documenti fraudolenti”.
In fine il Rapporto ricorda come le politiche attuate da Rabat contro l’estremismo violento abbiano anche “favorito lo sviluppo economico e umano, oltre alla lotta alla radicalizzazione e al controllo del ambito religioso”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia