Stabilizzare il Pakistan e l'intera regione con una strategia di lungo termine, non limitandosi a fornire aiuti per uscire dall'emergenza. E' questa, secondo quanto riferito dal Ministro Franco Frattini, la strategia sulla quale "si è trovato largo consenso" nella riunione della ministeriale degli 'Amici del Pakistan democratico' (allargata da oggi con la presenza dell'Egitto) organizzata dalla UE nella sede del Consiglio europeo a Bruxelles. Lasciando la riunione Frattini ha confermato che, per quanto riguarda il taglio dei dazi sulle esportazioni pachistane in Europa, l'Italia è disponibile purché si tratti di "misure mirate, non estendibili ad altri paesi, con limiti temporali determinati". Frattini ha aggiunto che "stiamo negoziando la lista dei prodotti".
In ogni caso, ha avvertito il Ministro, "il costo dell'inazione è più alto di quello dell'azione". Senza investimenti che facciano uscire il Pakistan dalle condizioni che hanno permesso la diffusione dell'estremismo, ha precisato, "saremo chiamati a pagare un prezzo molto più alto". "E' molto più importante dare opportunità e possibilità - ha concluso - che non fare i donatori".
Nel corso della riunione Frattini ha sostenuto la necessità di assicurare al Pakistan una forte solidarietà proprio allo scopo di evitare la radicalizzazione degli estremisti, che possono sfruttare il disagio della popolazione civile esposta al dramma delle inondazioni.