(ASI) Il sito internet del ministero della Difesa della Russia è stato preso di mira ieri da un attacco DDoS (Distributed Denial of Service).
Lo ha dichiarato, nelle ultime ore in una nota, il medesimo dicastero. L’ azione è accaduta intorno alle 10 del mattino, ora di Mosca (9.00 ora italiana), causando l'interruzione dell'accesso allo spazio web.
Esso è tornato a funzionare regolarmente dopo circa due ore. Il dipartimento di sicurezza informatica dell'agenzia sta attualmente lavorando per respingere eventuali effetti negativi dell’ offensiva cyber
La fonte dell'attacco informatico, ancora al momento ignota e stabilita come situata al di fuori della nazione di Vldimir Putin, non ha causato danni all'infrastruttura.
Secondo l'agenzia, gli specialisti IT stanno cercando di neutralizzare qualsiasi potenziale impatto che l'attacco potrebbe aver avuto.
Il Denial of Service (DoS - in italiano ‘negazione del servizio’) significa, in ambito informatico, un malfunzionamento dovuto ad un attacco informatico in cui si fanno esaurire deliberatamente le risorse di un sistema che fornisce un servizio ai clienti, ad esempio un sito web su un web server, fino a renderlo non più in grado di erogare il servizio ai richiedenti. Questo avviene generalmente inondando il server che gestisce tutto ciò.
Quando il traffico, che inonda la vittima, proviene da molte fonti differenti contemporaneamente si parla di Distributed Denial of Service in sigla DDoS. Per rendere l’idea, la situazione è paragonabie al momento in cui troppe persone vogliono passare contemporaneamente attraverso la stessa porta. Il flusso si blocca e tutto si ferma. Il fenomeno può avvenire in maniera accidentale, per effettivamente eccessiva richiesta, oppure, molto più probabile nell' ambito informatico, per un' azione di origine dolosa.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia