(ASI) "Oggi onoriamo i coraggiosi cittadini cinesi i cui appelli pacifici alla libertà e alla democrazia hanno subito una violenta repressione in Piazza Tienanmen nel 1989".
Lo ha scritto, su Twitter, il dipartimento di Stato Usa che ha pubblicato un video nel quale compare anche la foto simbolo del ragazzo contro i carri armati a Pechino.
I diritti umani sono universali e tutti i governi devono proteggerli e promuoverli". Lo scrive, su Twitter, il capo della diplomazia d’ Oltreoceano, Antony Blinken, commemorando la repressione cinese dei manifestanti, “che chiedevano diritti e libertà”.
Immediata la replica del gigante asiatico. "Gli Stati Uniti dovrebbero guardarsi allo specchio e vedere le loro stesse violazioni dei diritti umani". Smettano di interferire "nei nostri affari interni". Lo ha reso noto, a stretto giro, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. Quest' ultimo ha risposto così immediatamente alle critiche, mosse nei confronti del su governo, dal segretario di Stato Usa sulla situazione dei diritti umani e delle liberta' in Cina e a Hong Kong.
I rapporti tra le due superpotenze non sono dei migliori, a causa di una vasta serie di divergenze dovute a motivazioni economiche, ma soprattutto geopolitiche.
La Casa Bianca ha adottato, non solo da quando si è insediata in essa l’ amministrazione Biden ma anche durante quelle precedenti, una serie di misure volte ad arginare l’ influenza del Dragone nella regione e nel mondo. La situazione è peggiorata con l’ arrivo del Covid 19, partito dal laboratorio di Whuan situato nel Pese. L’ Organizzazione mondiale della Sanità reputa l’ agente patogeno all’ origine della pandemia come naturale, ma l’ Occidente non crede a tale versione sostenendo che sia artificiale.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia