(ASI) Teheran ha arricchito l'uranio 16 volte oltre il limite stabilito dall'accordo sul nucleare iraniano del 2015. Lo ha riferito il rapporto trimestrale, diffuso nelle ultime ore, stilato dall’ Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ripreso dai media internazionali.
Il documento ha riferito che la nazione dei Pasdaran "dopo molti mesi, non ha fornito la spiegazione necessaria per la presenza delle particelle di materiale atomico in nessuno dei tre luoghi in cui l’ ente ha condotto ispezioni".
Le quantita' stimate di uranio arricchito stoccate dai Pasdaran sono state pari – si legge nel testo - a 3,241 tonnellate, ovvero circa 16 volte il limite di 300 chilogrammi previsto dagli accordi di Vienna. L’ organismo dell’ Onu ha aggiunto di non aver avuto accesso diretto ai dati dal 23 febbraio scorso.
Il contenuto del rapporto potrebbe creare un nuovo scontro diplomatico tra il governo dei Pasdaran e gli altri occidentali ancora parte dell'accordo sul nucleare - Francia, Germania e Regno Unito - proprio mentre l'amministrazione Usa guidata da Joe Biden cerca di rientrare nell’ intesa abbandonata dal predecessore Donald Trump.
Il portavoce della diplomazia di Teheran, Saeed Khatibzadeh, ha dichiarato in una conferenza stampa che i colloqui per il ripristino dell'accordo sul nucleare iraniano in corso a Vienna hanno fatto "progressi buoni e significativi", ma restano in sospeso alcune questioni-chiave. "Queste questioni devono essere affrontate con attenzione", ha detto i, senza precisare quali siano i punti effettivamente in sospeso.
"Se le questioni rimanenti saranno risolte potrebbe essere l'ultimo round, altrimenti (i colloqui) proseguiranno", ha aggiunto. Tutte le sanzioni imposte dagli Stati Uniti "devono essere rimosse, e dev'essere effettuata una verifica. Questa verifica avra' luogo con le modalita' discusse a Vienna, e allora l’ Iran ritirera' le sue misure di compensazione", ha proseguito.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia